Sistema rifiuti per evitare lo stop interviene la provincia
Un sistema in perenne affanno. Le difficoltà finanziarie che affliggono il comparto rifiuti non concedono tregua. A quasi due mesi dallo sciopero degli addetti del settore e dall'intervento della Prefettura la situazione non è migliorata. La certezza del flusso non è garantita a causa di Comuni che continuano a non pagare le tranche del debito accumulato ed i canoni attuali. Si ricorre, così, sempre a soluzioni tampone per evitare che il sistema si blocchi lasciando il passo ad un'emergenza che resta sempre dietro l'angolo. Lo scorso mese era stato il Comune di Avellino - con il pagamento del canone di gennaio a febbraio - ad assicurare ossigeno ad un comparto in grosso affanno. Stavolta, si è costretti a ricorrere all'anticipazione della Provincia per non mandare in crisi il sistema. L'amministrazione di Palazzo Caracciolo - secondo le disposizione della legge frutto della conversione del Dl 195 - può trasferire a IrpiniAmbiente i tre dodicesimi (circa sette milioni di euro) di quanto prevede di incassare dalla tassa o tariffa sui rifiuti. «Il tesoriere dell'ente - evidenzia il presidente del collegio dei revisori dei conti della società provinciale Walter Palermo - ha già disposto il trasferimento di un milione e 700mila euro che verranno poi girati all'Asa». Nei prossimi giorni, dunque, la società di viale Italia dovrebbe vedersi garantire la somma di un milione e 900mila euro richiesta per il pagamento degli stipendi e di altre spese indifferibili. Immaginare di andare avanti con continui tamponi è, però, impossibile. Per questo, nei prossimi giorni - tra venerdì e martedì della prossima settimana - la questione sarà portata nuovamente all'attenzione del Prefetto. «La situazione - continua, infatti, Palermo - resta preoccupante. I comuni si sono nuovamente seduti: il credito del Cosmari è pressoché invariato. Anche IrpiniAmbiente è riuscita ad incassare ben poca cosa». Al tavolo presso il palazzo di Governo, Palermo porterà la situazione aggiornata e dettagliata, con puntuale riferimento ad ogni comune. L'obiettivo è quello di porre fine al circolo vizioso creato da molte amministrazioni che hanno incassato la tassa dai cittadini senza pagare il servizio ad enti e società di competenza. E' necessario riuscire ad ottenere quella certezza del flusso che i sindacati chiedono da tempo. Diversamente, si resta in perenne affanno. Dopo mesi di ritardi, sindacati e lavoratori sono stati chiari: «Pagamenti puntuali oppure blocchiamo l'attività». Un rischio che l'Irpinia non può permettersi di correre.