Blitz dei carabinieri alla frana di Montaguto Si indaga su appalti

29 aprile 2010
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno

MONTAGUTO (AVELLINO) - Blitz dei carabinieri sulla frana di Montaguto. Come racconta un «gruppo di resistenza» di Montaguto attraverso il sito web montaguto.com, questa mattina è scattata un'attività di controllo capillare all'interno e all'esterno del cantiere sul versante Greci-Savignano. All'opera gli uomini del Nucleo Investigativo di Avellino e della Compagnia di Ariano Irpino, guidati dal capitano Pasquale D'Antonio. Sono stati controllati operai, documentazione e mezzi per verificare che le imprese siano in regola, così come i contratti.
Il controllo è stato deciso dal prefetto di Avellino Ennio Blasco. Sembra che siano state riscontrate anomalie relative al passato: si parla di subappalti irregolari. Tutto questo, dunque, non fa che confermare l'ipotesi di un'indagine in corso da parte della Procura della Repubblica di Ariano Irpino, con un fascicolo aperto da parte del procuratore Luciano D'Emmanuele.
Un controllo da parte della forze di polizia ad ampio raggio i cui particolari si potranno conoscere sicuramente nelle prossime ore. Tutto questo arriva subito dopo un esposto di Giovanni Maraia (Ariano in movimento), indirizzato al Procuratore di Ariano e a quello della Corte dei Conti di Napoli. Secondo Maraia, occorre ascoltare attentamente il professor Francesco Maria Guadagno, geologo della Protezione Civile Nazionale, secondo il quale tutte le sue indicazioni tecniche, date nel 2006, sono state disattese.
«Ha dichiarato che in quattro anni non è mai stato compiuto niente per mettere in sicurezza la frana - si legge nel testo di Maraia -. Ritengo che quanto dichiarato dal dott. Guadagno sia una conferma di ciò che vi ho esposto e in particolare dello spreco di 5 milioni di euro. Sarebbe importante che il dott. Guadagno venisse ascoltato dal Procuratore della Repubblica di Ariano e dal Procuratore della Corte dei Conti di Napoli, quale persona informata dei fatti relativi alla frana di Montaguto, al fine di accertare se vi è stata una precisa volontà a non bloccare la frana - conclude Maraia -, per favorire i lavori di movimento terra nella parte terminale della stessa frana».

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