"Inquinamento, stop psicosi"
Castelvolturno. Per i gestori dei lidi di Castelvolturno è stata senza dubbio la pioggia caduta copiosa sabato e il tempo incerto di ieri a tenere lontani dalle spiagge casertane i turisti del fine settimane che solitamente subito dopo le festività pasquali affollavano gli stabilimenti balneari. Nessuna psicosi di massa come quella della scorsa stagione, quindi, per il litorale domizio. Ne è certo Antonio Cecoro, presidente dell'Assobalneari Campania e neoassessore alla risorsa mare del Comune di Castelvolturno. «L'operazione di dieci giorni fa della magistratura che ha portato al sequestro dei depuratori dei Regi Lagni, ha sottolineato il presidente Cecoro, è andata a reprimere fatti verificatisi fino al 2008. E alla guida degli impianti, adesso, ci sono dei custodi giudiziali nominati dal tribunale». Quindi sono tutti a attivi i quattro depuratori caduti sotto sequestro e per i quali dirigenti la procura di Santa Maria Capua Vetere ha ipotizzato il reato di disastro ambientale. Ma c'è anche di più. «Mai come in quest'ultimo periodo, sostiene il neo assessore, i depuratori dei Regi Lagni funzionano quasi a pieno regime». Antonio Cecoro fa riferimento all'impianto di sollevamento realizzato lo scorso mese al depuratore di Acerra e, soprattutto, all'attivazione delle pompe meccaniche in quello di Villa Literno. «A tal proposito, fa sapere il presidente dell'assobalneari, attendiamo fiduciosi i nuovi risultati sui prelievi effettuati in questi giorni dai tecnici dell'Arpac. Siamo certi che dopo anni di inesorabile parabola discendente, i nuovi dati saranno finalmente in controtendenza». La parola d'ordine, quindi, per gli oltre centoventi gestori dei lidi di Castelvolturno è più che mai «non drammatizzare» e infondere fiducia nella gente spaventata la scorsa estate dai reflui sversati senza alcuna depurazione dall'impianto di Cuma e dalle nuove immagini diffuse dalla guardia di finanza subito dopo l'operazione di sequestro dei quattro depuratori di dieci giorni fa. «Ringraziamo la magistratura per l'attenzione che sta dedicando alle nostre terre, ha tenuto a sottolineare il presidente Cecoro. Ed anche sulla scorta delle ultime inchieste della procura stiamo lavorando per preparare una richiesta di risarcimento danni a tutti i responsabile del disastro ambientale perpetuato negli ultimi venti anni. Ma adesso è il momento di rassicurare la gente sul probabile rischio sanitario, in quanto dai registri medici regionali non risulta alcuna traccia di pazienti ricoverati lo scorso anno per le patologie riconducibili alla psicosi "mare infetto". Ci sono zone della costa domizia dove è interdetto fare il bagno a causa dell'inquinamento; ma ci sono anche altre dove non c'è alcun rischio. E poi i nuovi dati Arpac confermeranno che il nostro mare sta andando verso un graduale recupero». Stando ai balneari, quindi, la qualità delle acque che bagnano la costa casertana volge verso il meglio. Non resta agli aspiranti bagnanti che attendere speranzosi le giornate di solleone per verificarlo. Ma natuarlmente resta da verificare, con il bel tempo, anche l’affluenza sulle spiagge non colpite da divieto di balneazione e al tipologia di turismo in base all’offerta e alla risposta da parte dei bagnanti-consumatori. È chiaro che nessuno attende, di colpo, la ripresa a pieno regime del turismo residenziale. Ma almeno un più qualificato e consistente turismo pendolare. Questo si.