"Sui consorzi accuse nate da disinformazione"
Consorzi, «imputare alla Provincia di Benevento le responsabiltà dell’attuale situazione di stallo è semplicemente assurdo». Lo sostiene l’assessore provinciale all’Ambiente, Gianluca Aceto, replicando alle argomentazioni addotte da Giovanni Venditti, responsabile dell’organizzazione sindacale RdB Federazione Provinciale di Benevento, per spiegare le ragioni della proclamazione dello stato di agitazione permanente da parte dei lavoratori. Le accuse mosse alla Provincia, per Aceto, nascono da un travisamento della legge: «Venditti, per il ruolo sindacale che riveste, dovrebbe sapere che la legge 26 del 2010, cioè una norma votata dal Parlamento italiano, ha rimesso in capo ai Comuni i servizi di gestione dei rifiuti almeno fino alla fine dell’anno. È stato infatti modificato – e profondamente – il testo del decreto legge del 2009 da cui trae origine la 26: se dunque il Parlamento ha cambiato parte delle norme originarie e disposto che sui rifiuti intervengano ancora i Comuni, come può pensare Venditti che la Provincia possa assorbire il personale dei Consorzi? Con quali poteri e soprattutto con quali risorse finanziarie potrebbe mai farlo?». Dunque non va distorta la realtà, «disinformando sia i lavoratori dei Consorzi che i cittadini del Sannio. Paradossalmente - conclude Aceto - è proprio Venditti, con questi documenti a creare una condizione di stallo nella gestione dei rifiuti. E lo fa quando attribuisce - senza alcun appiglio di norme di legge - al presidente della Provincia poteri commissariali che la legge non gli riconosce nemmeno lontanamente. Venditti si informi meglio e vedrà che la legge 26 introduce soltanto una semplificazione amministrativa che consente al Presidente della Provincia, sino al 30 settembre, di sostituire i poteri della Giunta e del Consiglio».