Il vescovo: salvate quelle terre immagine del Creato
Nola. «Con cuore di Pastore vi scrivo in merito alla realizzazione della seconda discarica di rifiuti a Terzigno, nel cuore del Parco nazionale del Vesuvio, tesoro ambientale di inestimabile valore, culla di storia e tradizioni culturali, terra fertile, luogo contemplativo, che nella sua bellezza è espressione vivente della sapienza del Dio creatore». Comincia così la lettera che l’arcivescovo di Nola Beniamino Depalma ha scritto al presidente della Regione ai sindaci d Boscoreale e Terzigno e «a tutte le autorità preposte alla tutela del patrimonio ambientale dell'area vesuviana» chiedendo «un surplus di riflessione, discernimento, confronto» sulla discarica aperta e quella che verra messa in attività nell’area protetta del Vesuvio e che sono «causa già preoccupazioni per ciò che accoglie e per la difficoltà, denunciatami da numerosi cittadini, di applicare controlli severi». E inoltre «ricevo anche numerose segnalazioni di lezzi che si levano dalla discarica, con apprensioni più che comprensibili per la salute e la qualità dell'aria respirata». Gli interrogativi avanzati da monsignor Depalma sono numerosi e attendono risposte: «Si preserverà il Parco nazionale da un vero e proprio scempio? In che modo? Ci saranno controlli severi a garanzia della salute delle persone? È prevedibile un domani in cui ogni cosa torni al suo posto, e i rifiuti spariscano da simili bellezze naturalistiche? Quando le città ai piedi del Vesuvio godranno del patrimonio storico e culturale loro donate dal Dio creatore? Quando tali ricchezze verranno utilizzate per risollevare l'economia locale, e non come discariche? Quali gli impegni e i progetti in questo senso?». È così che «la Chiesa di Nola volentieri si offre ad ogni istituzione, e ai cittadini tutti, come luogo di dialogo e confronto sincero per il bene comune».