Tre cantieri per battere la frana
Montaguto. Il coordinamento è unico; affidato al sottosegretario Guido Bertolaso, che sarà spesso a Montaguto per verificare con gli ingegneri Angelo Pepe e Nicola dell’Acqua l’andamento dei lavori. Ma i cantieri sono tre e sono gestiti da tre diverse strutture. Del primo, quello situato al piede della frana nel versante di Savignano-Greci, continua ad occuparsi il commissario Mario De Biase, seppure con un ruolo diverso rispetto a prima. Del secondo cantiere, quello attrezzato in prevalenza nelle vicinanze della rete ferrata e dell’alveo del fiume Cervaro, è responsabile la Rete Ferroviaria Italiana, giunta qui con imponenti mezzi. Infine, nell’altro versante, nelle vicinanze del bivio di Montaguto, sono operativi gli oltre cento militari del Genio Guastatori di Foggia che hanno messo in piedi, all’interno dell’area Pip comunale, anche la base operativa. I militari devono rimuovere parte della frana, svuotare il lago formatosi sulla sommità e captare le sorgenti laterali o all’interno del corpo della frana. Per fronteggiare la nuova emergenza il Governo centrale ha riconfermato gli impegni assunti in precedenza: 2,5 milioni di euro a titolo di anticipazione e il prelievo successivo, fino a 19 milioni di euro, dai 38 milioni di fondi Fas a disposizione della Regione Campania. Non c’è, dunque, il divorzio tra il commissario Mario De Biase e il Sottosegretario Guido Bertolaso. I due sono destinati a collaborare. Con soddisfazione degli amministratori locali che hanno sempre apprezzato il lavoro e l’abnegazione dell’ex sindaco di Salerno. «In effetti - spiega De Biase - è stata accolta una nostra precedente richiesta per affidare ad un coordinatore unico più poteri in deroga e soprattutto più mezzi. Non posso che salutare con piacere la decisione adottata dal Governo. Nell’ordinanza firmata da Berlusconi si confermano anche le risorse e le strategie da seguire: eliminare l’emergenza e far tornare alla normalità la vita civile e le attività economiche in questo territorio. I tempi per raggiungere questi obiettivi sono stati chiaramente indicati. Si tratta di andare avanti, lavorando giorno e notte, e non perdere più tempo. Come pure restano valide le iniziative da me intraprese per il progetto definitivo di messa in sicurezza dell’intera frana. Non vanno al macero le indagini avviate, i rilievi aerofotogrammetrici, la convenzione con la Fondazione dell’Università di Fisciano. Il mio piano a lungo termine, in altri termini, resta valido. Certo, in questo momento sta a cuore dei residenti e degli amministratori di Puglia e Campania soprattutto il ripristino dei collegamenti sulla linea ferroviaria e sulla rete stradale. Se si lavora, rispettando i tempi fissati, effettivamente per la fine di maggio la situazione cambierà radicalmente. C’è poi l’impegno del sottosegretario Bertolaso a coinvolgere regioni, provincie e comuni per aiutare coloro che hanno subito danni ad uscire dalle attuali difficoltà. È stata annunciata, infatti, una conferenza di servizi». La proposta è stata salutata con favore dalle popolazioni residenti. Con la definizione dei compiti tra i vari soggetti attuatori, si può considerare superata la difficoltà di reperire aree per lo stoccaggio del terreno argilloso. Ormai anche i terreni coltivati nei pressi del fiume Cervaro, nonostante le perplessità di alcuni ambientalisti, sono stati occupati. Il paesaggio è ovviamente destinato ad essere sconvolto. Ma anche questo problema rientrerebbe tra quelli da affrontare una volta che si procederà alla messa in sicurezza dell'intera area. Nel frattempo le Ferrovie dello Stato stanno approfittando del blocco dei collegamenti per interventi manutentivi abbastanza massicci sul tratto Savignano-Ariano.