Rifiuti, scatta l'indagine Ue sul ciclo itegrato
NAPOLI - Ha preso il via nel primo pomeriggio di ieri la missione investigativa in Campania di una delegazione della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, presieduta dall'onorevole Erminia Mazzoni. La compagine, guidata dall'olandese Judith A. Merkies, di cui fanno parte sette europarlamentari italiani, fra cui, oltre alla presidente Mazzotti, Andrea Cozzolino, Vincenzo lovine e Crescenzio Rivellini, dopo un incontro in Prefettura Napoli è partita verso i siti con un autobus turistico. La Merkies ha spiegato che «sono giunte bea 18 petizioni promosse da cittadini, affinché si indagasse sulla questione dell'inceneritore, dei termovalorizzatori, delle discariche abusive, dell'inquinamento ambientale e sull'attuazione del ciclo integrato per lo smaltimento dei rifiuti». Questa mattina i commissari effettueranno un sopralluogo alle discariche di Terzigno, ubicate all'interno del Parco Nazionale del Vesuvio, per poi trasferirsi a visionare quelle di Basso dell'Olmo e Serre, in provincia di Salerno, dove incontreranno le autorità locali. La delegazione si sposterà sussessivamente a Benevento, dove incontrerà alcuni esperti ed associazioni ambientaliste. Infine domani sono in programma gli incontri con i presidenti delle Province campane e con il nuovo governatore della Regione Stefano Caldoro. A margine di un incontro promosso dalla Cisl il presidente ha ribadito che «l'emergenza rifiuti è stata risolta grazie a Berlusconi e al Governo, ora sta a noi realizzare impianti adatti», utilizzando i fondi europei. Uno degli obiettivi della spedizione è proprio quello di sbloccare i fondi che sono stati congelati all'indomani della sentenza di condanna da parte della Corte di giustizia sui caso Campania. Il provvedimento, che risale agli inizi dei mese di marzo, ha, infatti, congelato cinquecento milioni di euro destinati all'Italia accogliendo una procedura di infrazione avviata dalla Commissione Europea per l'emergenza rifiuti. La procedura era anche conseguenza di decine di petizioni inviate a Bruxelles dai cittadini campani. A quanto pare, però, una via d'uscita ci sarebbe, nel senso che il nostro paese potrebbe ottenere il placet dell'Ue per tilizzare i fondi disponibili al fine di completare il ciclo integrato dei rifiuti. Il commissario Johannes Hahn, nel rispondere, a nome della Commissione, ad una interrogazione presentata dalla Mazzoni lo scorso 13 gennaio, ha tracciato il percorso da seguire per insistere nell'intento di riattivare i pagamenti intermedi del Por Campania 2000-2006. Innanzi tutto occorre garantire. una sana gestione finanziaria; bisogna, inoltre, creare una rete adeguata e integrata di impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti il più possibile prossimi ai luoghi di produzione. Necessario, infine, adottare tutte le misure necessarie per garantire che i rifiuti siano recuperati e smaltiti senza pericolo per la salute dell'uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all'ambiente e creare una rete adeguata di installazioni di smaltimento.