Ciclo integrato a rischio senza i 500 milioni dell'Unione europea

29 aprile 2010 - Maria Palladino
Fonte: Il Denaro

Si dice molto preoccupata Judith Merkies, capo delegazione della Commissione petizioni del Parlamento Europeo da ieri in visita in Campania per verificare lo stato della gestione dei rifiuti. In ballo ci sono 500 milioni di fondi europei bloccati per una procedura di infrazione aperta contro l'Italia proprio a causa dell'emergenza rifiuti campana del 2007.
"Riuscire a far sbloccare questi fondi" - dichiara Enninia Mazzoni eurodeputata del Pdl e presidente della Commissione petizioni del parlamento. La Commissione Ue acquisirà il rapporto della Commissione al termine della missione. Insieme alla Mazzoni e alla Merkies la delegazione è composta da Peter Jahr (Ppe), Margarete Auken e dagli euro deputati campani Crescenzio Rivellini (Pdl), Andrea Cozzolino (Pd) e Vincenzo lovine (Idv). In prefettura ieri a Napoli partecipano anche i rappresentanti della protezione civile, dell'esercito e della Regione. Grazie all'incremento della differenziata (25 per cento in Campania), la manutenzione dei Cdr, l'avvio del termovalorizzatore di Acerra e delle discariche allestite e di quelle in via di realizzazione, la Campania ha un autonomia di smaltimento di anni.
In questo periodo saranno costruiti i due termovalorizzatori di Napoli e di Salerno e uno supplementare tra Villa Literno e Giugliano dedicato allo smaltimento delle circa 6 milioni di ecoballe accumulate in questi anni. Se l'obiettivo degli eurodeputati italiani è quello di far emergere i passi avanti compiuti anche per contribuire a sbloccare i fondi europei congelati dopo la procedura di infrazione, gli esiti della giornata sono contrastanti. Rivellini ha attaccato l'assessore all'igiene del Comune di Napoli Paolo Giacomelli per il mancato rispetto degli obiettivi sulla differenziata. Cozzolino ha invece insistito sulla necessità di consolidare il ciclo digestione dei rifiutiper evitare che si ripetano emergenze.
L'ampliamento della discarica di Terzigno (Cava Vitiello) - sottolinea Cozzolino - è in contrasto con la normativa. Ma senza Cava Vitiello l'autonomia della Campania scende a meno di un anno. Chiaiano ,Acerra e il centro di stocca io ecoballe di Taverna del re le altre tappe di ieri. Oggi tocca a Benevento.

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