Discariche, denuncia dei parlamentari Ue: non ci fanno entrare
A Chiaiano restano fuori i giornalisti; a Villaricca e a Ferrandelle non entrano neppure i parlamentari. Comincia male la missione in Campania della commissione per le Petizioni del Parlamento europeo, presieduta dall'europarlamentare del Pdl Erminia Mazzoni. Le prime tre ore, ieri pomeriggio, se ne sono andate, invece che per verificare la fondatezza delle 18 petizioni pervenute in sede europea da parte di cittadini e comitati, preoccupati dell'insussistenza di un ciclo di gestione dei rifiuti ecosostenibile, per disquisire se i giornalisti potessero oppure no entrare nella discarica di Chiaiano. Gli europarlamentari, i quali nei giorni scorsi avevano invitato i rappresentanti della stampa a visitare con loro i siti dei rifiuti, hanno provato a convincere la Protezione civile. Invano. I giornalisti sono rimasti fuori, insieme ai comitati.
Alle diciassette sono andati via. E rimasta la polemica. La verde danese Judith Merkeis, capodelegazione degli europarlamentari, ha attaccato la Protezione civile: «Faremo questa visita al sito di Chiaiano senza trasparenza e senza democrazia». La replica degli uomini di Bertolaso: «Rispetto delle procedure. Non è stata presentata alcuna richiesta di accredito per la stampa». Dopo Chiaiano, un rapido passaggio a Taverna del Re, tra Giugliano e Villaricca, dove erzigno e Serre sono accatastati oltre 6 milioni di eco- balle. I parlamentari non sono entrati, ma hanno visionato, attraverso i cancelli, «ubicazione e dimensioni». Delusa Lucia De Cicco, rappresentante dei comitati: «Assurdo che una visita della Commissione europea, programmata da tempo, si risolva in pochi minuti di osservazione attraverso le sbarre del cancello». Terza tappa Ferrandelle, la discarica in provincia di Caserta. Anche qui senza entrare, per recuperare il tempo perso a Chiaiano. Il passaggio a volo di uccello è bastato, tuttavia, ad osservare un sito stracolmo, la cui gestione ha suscitato commenti negativi. Infine, il cantiere del termovalorizzatore di Acerra, dove la delegazione ha chiesto dati sulle emissioni di polveri sottili. A fine serata i primi provvisori bilanci. Andrea Cozzolino, del Pd: «La discarica di Chiaiano tra un anno sarà esaurita. 11 Governo punta ad aprire un altro mega invaso a Terzigno, nel parco del Vesuvio. Va invece imboccata una strada diversa: impianti di compostaggio, fondi ai Comuni per la differenziata, attivazione delle procedure per realizzare i termovalorizzatori di Napoli e di Salerno». Crescenzio Rivellini del Pdl, promuove Chiaiano: «Uno sversatoio di livello europeo».
Aggiunge: «E essenziale lo sblocco dei circa 500 miliioni di euro che l'Europa ha congelato. Potranno tra l'altro essere utilizzati per le bonifiche». Merkies, il capodelegazione, aveva già detto la sua in mattinata, quando aveva definito la situazione «preoccupante». Come, del resto, i comitati di cittadini, che hanno consegnato agli europarlamentari un documento, nel quale denunciano che la legge 123 va rata dal governo Berlu sconi viola le direttiv europee. Tra l'altro perché prevede di fi nanziare col Cip 6, i contributo pubblico l'energia prodotta da termovalorizzatori perché consente di portare nelle disacriche dei rifiuti solidi urban anche quelli speciali pericolosi; perché punta ancora sulle megadiscariche, che dovrebbero invece rappresentare il destino di una parte davvero minoritaria della spazzatura prodotta. la loro proposta: differenziata porta a porta e trattamernto meccanico biologico, in alternativa alle discariche e ai termovalorizzatori.
Oggi gli europarlamentari andranno a Terzigno e a Serre. Stavolta, però, con i giornalisti. Proprio ieri, intanto, l'istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale ha presentato il nuovo rapporto rifiuti, che fotografa la situazione del 2008. In quell'anno, il peggiore dell'emergenza, Napoli era ferma al 9,66% di raccolta differenziata. Nel 2010 è al 21%, secondo i dati citati ieri dall'assessore all'Igiene urbana, Paolo Giacomelli.