Scempio nell'area delle terme
Mondragone. Per arrivarci, dopo aver seguito dal rione di Sant'Angelo, la panoramica che porta sulla chiesetta dell'Incaldana, occorre svoltare a sinistra e percorrere una stradina sterrata, che conduce nei pressi del nascente complesso delle terme della Sinuessa e per il quale, da qualche anno, i lavori sono fermi al palo. Vicino a una cabina dell'Enel è stata scoperta dal circolo locale di Legambiente una vera e propria discarica abusiva di materiale altamente pericoloso: amianto. Vecchi fogli ondulati di eternit, una volta impiegati per la copertura dei tetti delle abitazioni, sono ammucchiati l'uno sull'altro ai margini del sentiero. Chi li ha rimossi da qualche casa in ristrutturazione, evitando le onerose spese dello smaltimento, ha scelto di depositarli in questo anfratto, dove il verde intenso riesce ancora a nascondere le vergogne dell’inciviltà. Ma non c'è soltanto l'eternit in questa discarica abusiva. Vi si trova di tutto: pneumatici, pannelli isolanti, plastiche, materassi, poltrone, tegole, lane di roccia. Addirittura, un casco da centauro di colore blu, che completa il vasto assortimento. La zona è frequentata da agricoltori. Ma non solo. Di questi tempi, si intravedono anche cercatori di funghi, appassionati di trekking a cavallo, ma soprattutto amanti della vita all'aria aperta i quali, probabilmente, non si rendono conto del pericolo che li circonda frequentando quei luoghi. Ed è così che a denunciare lo scempio al comune di Mondragone, chiedendo un intervento immediato e, soprattutto, risolutivo, ci sono voluti gli ambientalisti, i quali stanno predisponendo un dossier fotografico da presentare quanto prima all'amministrazione comunale guidata dal sindaco Achille Cennami. L'ente di viale Margherita, in questo caso, non sembra aver perso tempo. Dopo aver constatato la presenza della megadiscarica, l'assessore comunale alle politiche ambientali, Mario Fusco ha ordinato un sopralluogo ai tecnici municipali e alla polizia municipale, annunciando a margine, la predisposizione di un intervento di bonifica subito dopo l'approvazione del bilancio di previsione. La bonifica della discarica di eternit potrebbe così rientrare, nel più ampio progetto di riqualificazione dei siti dell'Ager falernus, finanziato dalla Regione Campania. Il primo step, che dovrebbe comprendere la mappatura dei siti altamente a rischio del litorale domizio, secondo un'indiscrezione trapelata solo ieri mattina negli uffici della ripartizione urbanistica del Comune, potrebbe partire al massimo entro un mese.