Tarsu, così la bolletta sale alle stelle
Nocera Superiore. I cittadini se ne sono resi conto con l'arrivo delle ultime bollette della Tarsu: il costo delle gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a Nocera Superiore ha dei costi sempre in crescita, nonostante la differenziazione. Da ultimo, dovendo adeguare la pressione fiscale ai costi riportati in contabilità per l'anno precedente, lo scorso mese di aprile il Commissario Prefettizio, Giustino Di Santo, provvide a determinare nel 25,30% l'aumento dei costi da ricaricare sulle bollette dei cittadini. «Servizio troppo dispendioso, qualche errore dell'ufficio comunale in cui sono stati quantificati i costi», si è detto ultimamente: «Sta di fatto che la città non brilla certamente per pulizia - ribadisce l'ex assessore Gaetano Sole - e nonostante la raccolta differenziata sia stata avviata dall'allora assessore Gaetano Pedone e dal sindaco Montalbano, come la soluzione migliore possibile per Nocera Superiore (nonostante i costi elevati già in partenza) i cittadini, a quattro anni di distanza, non ne traggono alcun beneficio, anzi, pagano sempre di più». Anche il Commissario Di Santo voleva vederci chiaro e chiese un resoconto dei costi ai responsabili del servizio: tante spese e l'impossibilità, di rivedere un contratto "blindato", scaduto lo scorso mese di dicembre e prorogato dalla nuova amministrazione Montalbano. Il servizio di gestione e raccolta dei rifiuti a Nocera Superiore è affidato, per contratto, al Consorzio Bacino Salerno 1. Quali sono i costi addebitati al Comune, quindi ai cittadini? La lista è lunga. Prima di tutto, i mezzi per la raccolta e pulizia delle strade: manutenzione straordinaria, canoni di locazione, spese di ammortamento e considerevoli polizze assicurative sono tutte a carico dell'Ente. Il personale: il servizio di raccolta viene svolto in parte da operai del Comune ed in parte da operai del Consorzio (i cui stipendi sono riportati poi a carico dell'Ente). Alcune attività, come ad esempio il trasporto di certe tipologie di rifiuto agli impianti di trattamento, però, vengono svolte dagli operai del Consorzio dopo il termine dall'orario di lavoro ordinario, diventando, così, lavoro straordinario. Da contratto, poi, il Comune di Nocera Superiore ha l'obbligo di provvedere alla base logistica, situata nell'ex mobilificio Petti: un capannone industriale che al comune costa circa dodicimila euro al mese (oltre iva). Canone che, di anno in anno, viene aumentato progressivamente di mille euro, in luogo dell'adeguamento ISTAT dei prezzi. «Proprio per l'area di ricovero dei mezzi - continua Gaetano Sole - da consigliere di opposizione chiesi più volte, all'epoca della sottoscrizione del contratto, che fosse utilizzata un'area già in proprietà del Comune o come era probabilmente più logico, nell'area antistante il depuratore di Starza. Oggi i cittadini pagano per coprire un fitto altissimo di un capannone privato, che per di più, per metà, è adibito a scuola: un'assurdità addebitabile solo a chi oggi amministra, anche se si vuole far passare per responsabilità del Commissario Prefettizio. Ora il Commissario non c’è più, si cambino le cose, dunque».