L'ispezione del Parlamento europeo

Commissione Ue: «Rifiuti la situazione in Campania è preoccupante»

Il rischio è che non vengano sbloccati 500 milioni di euro
La missione investigativa partita a seguito di 18 petizioni
28 aprile 2010
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

 NAPOLI - «Preoccupante». Così il capo delegazione Judith Merkies, della commissione Petizioni del Parlamento europeo, presieduta dall’europarlamentare campana Erminia Mazzoni, ha definito la situazione campana relativa alla gestione dei rifiuti e alla realizzazione del ciclo integrato. «Riteniamo - ha detto Merkies, prima di partecipare a un incontro in Prefettura - che la situazione sia preoccupante e la prendiamo in seria considerazione». Un tour che, da oggi a venerdì, porterà i membri della commissione e gli esperti in visita ai siti e agli impianti. «Siamo qui - ha concluso Merkies - per constatare se le autorità italiane abbiano finalmente attuato un ciclo dei rifiuti conforme alle normative europee».
18 PETIZIONI - Obiettivo della visita è dimostrare che la Campania è in movimento per quanto riguarda il ciclo integrato dei rifiuti al fine di riuscire ad ottenere lo sblocco di centinaia di milioni di fondi europei. «È necessario - ha detto l'europarlamentare Erminia Mazzoni, prima di partecipare a un incontro in Prefettura - dimostrare che un ciclo integrato dei rifiuti è stato programmato e che qualche passo è già stato compiuto e soprattutto - ha proseguito - che c’è la volontà da parte delle autorità regionali di andare nella direzione che la Commissione europea indica». Una missione investigativa partita a seguito delle 18 petizioni, promosse e sottoscritte da numerosi firmatari, come spiega la Mazzoni, che sono giunte in sede europea. Petizioni che chiedono la verifica della compatibilità degli impianti, delle discariche con quanto previsto dalla normativa europea e soprattutto i cittadini chiedono alle autorità europee di valutare se dalla presenza degli impianti siano realmente derivati problemi per la salute e danni all’ambiente, in violazione della normativa europea. A valutare le condizioni degli impianti e delle discariche, un gruppo di esperti che viaggia al seguito della delegazione composta da sette parlamentari tra cui i campani Enzo Rivellini, Andrea Cozzolino, Vincenzo Iovine. Capo delegazione, l’olandese Judith Merkies. «Speriamo - ha aggiunto la presidente della commissione - di poter tornare con un rapporto che sia meno mortificante e meno drammatico rispetto a quanto emerso dai testi delle petizioni presentate che fotografano una situazione di criticità per la Regione Campania che ha vissuto 15 anni di gestione emergenziale».
500 MILIONI - Qualora così non fosse, è a rischio lo sblocco dei fondi europei, una cifra di circa 500 milioni di euro, di cui 300 milioni della nuova gestione e dunque fondi 2007-2013, e altri 200 milioni di euro della gestione precedente. «Riuscire a far sbloccare questi fondi - ha concluso Mazzoni - servirebbe a realizzare il ciclo integrato dei rifiuti, sarebbero risorse utili per chi governerà il processo nei prossimi anni, ma potremmo anche trovarci nella condizione che l’Unione europea non dia il via libera, blocco che ci farebbe trovare nell’impossibilità di realizzare il ciclo per la gestione dei rifiuti».

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