Rifiuti, via alla missione Ue: pressing per sbloccare i fondi
Comincia stamattina con le visite alle discariche di Chiaiano e Ferrandella, al sito di stoccaggio di ecoballe di Taverna del Re e all'inceneritore di Acerra la «missione impossibile», o quasi, della commissione Petizioni del Parlamento Europeo, presieduta dalla campana Erminia Mazzoni. I parlamentari europei dovranno verificare se sono o meno fondate le preoccupazioni dei cittadini che si sono rivolti alla Ue ritenendosi danneggiati dalla realizzazione degli impianti per lo smaltimento dei rifiuti. Ma i parlamentari italiani arrivano anche con la speranza di fare qualche passo in avanti per ottenere dalla commissione ambiente lo sblocco di parte dei fondi immobilizzati con la procedura d'infrazione. Impossibile, almeno per il momento, utilizzare i circa 25 milioni di euro dei por 2000-2006. Si punta intanto a scongelare i por 2007-2013. Questi, infatti, possono essere spesi ma non certificati e rimborsati vista la mancanza del piano rifiuti regionale con il quale le singole misure dovrebbero armonizzare. La Ue, insomma, chiede che ogni spesa si collochi in un quadro d'insieme condiviso e che non ci siano violazioni nella gestione e non violati diritti delle comunità locali. Il tour dovrebbe dimostrare l'esistenza di questi requisiti. Ma già i comitati aderenti al Coordinamento regionale Rifiuti della Campania e Rete Campana Salute e Ambiente ha invitato tutti i cittadini dei comuni che ospitano gli impianti a un presidio presso l'Hotel Palazzo Caracciolo dove i firmatari delle petizioni saranno ricevuti dai deputati europei. Le premesse non sembrano delle migliori. «La visita- sottolinea Erminia Mazzoni- parte già con delle limitazioni dovute ai sequestri effettuati dalla magistratura in alcuni siti come quello di Ferrandella. Tale stato di cose sicuramente non predispone i parlamentari europei ad una considerazione favorevole. Sono determinata, però, a mettere in evidenza i significativi passi compiuti nell’ultimo anno e mezzo grazie al lavoro della struttura commissariale guidata da Bertolaso». E la struttura del sottosegretario con un comunicato sottolinea gli obiettivi raggiunti: «La regione è dotata di 5 impianti di discarica perfettamente operativi, 7 moderni impianti di selezione e trattamento rifiuti in grado di processare l’intera produzione della regione nel rispetto della più recente normativa tecnica di settore. A questo va aggiunto il pieno funzionamento del termovalorizzatore di Acerra». «Abbiamo due obiettivi – spiega l'eurodeputato Andrea Cozzolino - contribuire con serietà all'abbandono della logica dell'emergenza e verificare i passi in avanti compiuti. Questo può far progredire il confronto in corso tra Commissione Europea e Regione per sbloccare la certificazione delle risorse del por 2007-2013 investite per la raccolta differenziata nei Comuni» Intanto da Acerra i comitati contro il termovalorizzatore e le «Donne del 29 agosto» hanno annunciato un presidio informativo nei pressi dell'impianto di incenerimento: «Faremo vedere ai parlamentari europei quello che abbiamo denunciato dagli aspetti concreti della gestione commissariale, alle devastazioni ambientali che si continuano a perpetrare, e ad Acerra dimostreremo l'inaffidabilità dell'inceneritore, che continua a bruciare rifiuti indifferenziati, e a non garantire la salute dei cittadini».