Rincari Tarsu, no dei sindaci «Sui bilanci serve la proroga»

Aumenti dell'8 per cento. Cesaro: piena collaborazione premiati i comuni virtuosi
21 aprile 2010 - d.d.c.
Fonte: Il Mattino

«Tengo a sottolineare una linea fondamentale della Provincia di Napoli: piena collaborazione con gli altri enti, i comuni dei nostri territori e sopratutto con il Comune di Napoli, al quale abbiamo già offerto tutta la nostra disponibilità. La mia volontà è rafforzare la sinergia con Palazzo San Giacomo e creare una concertazione operativa con la SapNa e l'Asia»: esordisce così il presidente Cesaro nel presentare le nuove tabelle dei costi per lo smaltimento rifiuti. Immediata la reazione dell'Anci (associazione dei Comuni) che in un comunicato firmato dal presidente Nino Daniele e dal portavoce napoletano Enzo Cuomo chiede al presidente Cesaro un incontro immediato e al prefetto di sollecitare al ministero dell'interno una proroga per l'approvazione del bilancio che dovrà tener conto delle nuove spese. L'associazione è preoccupata anche per il mancato conteggio della voce relativa all'assorbimento dei lavoratori di bacino che potrebbe portare a nuovi incrementi della Tarsu. Le tabelle dei costi di smaltimento partono da un costo medio di 98,05 euro ottenuto sommando agli 88,44 euro necessari per pagare la gestione degli impianti ai 7, 95 euro che si spenderanno per la gestione dei siti chiusi e 1,66 euro per mantenere in vita la Sapna spa. I prezzi destinati ai singoli comuni sono stati calcolati partendo da questa base e inserendo una premialità in base alle quote di differenziata raggiunta. E così si spazia dal 61,52 di Anacapri fino al 102,31 di Marano. Al centro della classifica il Comune di Napoli con il 99,64. Una cifra che, secondo gli stessi amministratori comunali, porterà all'8 per cento in più della Tarsu. «Abbiamo ritenuto di premiare – spiega l’assessore Caliendo - i Comuni virtuosi . Purtroppo la mancanza di impianti per il compostaggio e per lo smaltimento dei pericolosi costringe ancora a far viaggiare i rifiuti contribuendo a far salire i costi». E il prefetto Catenacci, amministratore unico della società provinciale (la SapNa) ricorda: «Dall'inizio del prossimo anno dovremo determinare e riscuotere la Tarsu come SapNa». Intanto i Comuni dovranno decidere se inserire variazioni nei propri bilanci: domani a Napoli si riunirà l'apposita commissione. Decisioni che partiranno da un elemento ancora non sicuro: non è chiaro, infatti, se ai costi bisognerà aggiungere l'Iva. In questo caso la Tarsu lieviterebbe ulteriormente. «La Provincia fa il gioco delle tre carte – sostiene il consigliere della federazione della sinistra, Tommaso Sodano - nascondendo l’aumento reale che ricadrà sulla pelle dei cittadini. Si prova a sminuire gli elevati aumenti della Tassa sui rifiuti, ma i numeri si commentano da soli». Perplesso sul fronte opposto anche l'esponente del Pdl, Salvatore Varriale che dice: «Sono preoccupato per i conti sulla Tarsu fatti da Catenacci: sono dichiaratamente al ribasso, con il rischio che nel 2011 si riversino sui cittadini nuovi costi imprevisti». Soddisfatti, invece, il presidente della Commissione bilancio, Francesco de Giovanni, ed quello della commissione ambiente, Giovanni Bellerè che sperano in una futura diminuzione della tassa.

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