Da oltre un mese disagi per la popolazione di una vasta area alle pendici del Taburno

Monte Caruso, ancora segnali di allarme

Conclusa la verifica da parte dei rocciatori
ora il piano di sicurezza
20 aprile 2010 - Domenico Zampelli
Fonte: Il Mattino Benevento

Monte Caruso Foglianise. Potrebbero iniziare alla fine della prossima settimana i primi interventi di messa in sicurezza per la frana a contrada Leschito. Dopo i sopralluoghi eseguiti da una squadra di esperti rocciatori, in queste giorni vengono definiti dai tecnici della società bellunese Alpi De.Co. - già impegnata nella frana del 2000, e che sta operando in costante contatto con l’ufficio tecnico comunale - gli ultimi dettagli del progetto, che troverà esecuzione non appena completato, trattandosi di lavori caratterizzati dalla somma urgenza. Ed intanto non cessa lo stato di emergenza idrogeologica, e gli occhi preoccupati degli abitanti guardano con sempre maggiore insistenza verso il monte Caruso, una volta protezione per il paese ed ora minaccia sempre più incombente. È una vera e propria corsa contro il tempo, quella avviata dall’amministrazione comunale, finalizzata al doppio risultato della messa in sicurezza della parte alta del paese e del ritorno nelle abitazioni delle 19 famiglie evacuate dopo il distacco di roccia e la frana dello scorso 3 marzo e sistemati in alloggi reperiti all’interno del territorio comunale. Anche nella prospettiva di porre termine al disagio patito da queste famiglie si susseguono gli incontri istituzionali del sindaco Giovanni Mastrocinque tesi ad ottenere i necessari finanziamenti per la realizzazione di opere impegnative sotto tutti i punti di vista, da quello tecnico alla componente economica. Al momento i fondi messi a disposizione dalla Protezione Civile sono insufficienti, per cui sul tappeto resta l’ipotesi di implementare lo stanziamento con l’accollo di un mutuo presso la Cassa depositi e prestiti. Ma in cosa consisteranno esattamente i lavori? Innanzitutto è prevista la realizzazione di una barriera paramassi ad alto assorbimento, accompagnata da ulteriori attività di messa in sicurezza come l’imbracatura con funi e la posa di pannelli per il fissaggio dei diversi blocchi che appaiono particolarmente lesionati. Attività questa quanto mai necessaria in un contesto nel quale spicca la mancanza di alberi e comunque di vegetazione, e quindi di idonee barriere naturali per fronteggiare il fenomeno dei distacchi di roccia. Questa prima fase riguarderà la contrada Leschito, con particolare riferimento alla zona interessata dall’ultimo distacco, e consentirà il ritorno delle famiglie nelle abitazioni. Successivamente toccherà alla restante parte alta del paese, quella che sovrasta i casali di Palazzo e Barassano.

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