Castelvolturno

Scoperto il cimitero dei bufalotti

Operazione della forestale: in una fossa comune le carcasse degli animali
20 aprile 2010
Fonte: Il Mattino

Una barbarie senza fine. Man mano che proseguono le operazioni degli uomini della forestale di Castelvolturno per risalire ai responsabile dell’uccisione dei cinquantaquattro bufalotti ritrovati un mese fa nell’invaso di una ex cava, la vicenda si arricchisce di particolari sempre più raccapriccianti e matura la convinzione che l’incivile soppressione degli animali e l’abbandono abusivo delle carcasse sia una prassi consolidata nel tempo e praticata da numerosi allevatori della zona dei Mazzoni. Ieri mattina sempre nelle campagne del centro litoraneo gli uomini diretti dal maresciallo Paolo Verdicchio hanno fatto la scoperta di un nuovo cimitero di bufalotti. Questa volta, però, le carcasse degli animali non sono state trovate in uno dei tanti laghetti abbandonati, ma in una vera e propria fossa comune. Seppelliti sotto due metri di terra. A mettere sulle tracce giuste il corpo forestale dello Stato sono state le confessioni dei responsabili del reato, due allevatori di Castelvolturno preoccupati di non far ricadere su di loro lo scempio dei laghetti del mese scorso. «Non sono i nostri i bufalotti quelli trovati nello specchio d’acqua, avrebbero raccontato alle forze dell’ordine impegnate nelle indagini. I nostri animali li seppelliamo in un luogo diverso». Nelle loro aziende i militari in tuta verde, accompagnati dal personale veterinario dell’Asl, avevano riscontrato l’esistenza fra le altre di circa settanta bufale che avevano partorito da poco e che non allattavano alcun vitello. Dai registri delle aziende zootecniche, peraltro, non risultava alcuna soppressione di animale.

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