Ischia Volontari in azione nello specchio d’acqua in area archeologica

Discarica nel mare di Ponte, ripescati rottami

19 aprile 2010 - ma.ziv.
Fonte: Il Mattino

schia. Rottami di barche, materiali di risulta e quintali di rifiuti di ogni tipo e consistenza. Una discarica a mare quella portata in superficie a Ischia Ponte dai volontari dell'operazione «Puliamo questo scoglio». E proprio dagli scogli, e dal mare che bagna il castello Aragonese e la baia di Sant'Anna - sotto il livello del quale ci sono i resti archeologici di quello che fu un villaggio di epoca romana sprofondato a seguito di un terrificante evento sismico - arriva la testimonianza del degrado ambientale che non risparmia le fasce maggiormente urbanizzate della costa isolana. «Quelli raccolti a Ischia Ponte sono i rifiuti prodotti dalla cattiva coscienza di ognuno di noi. Rifiuti anonimi, perché non si sa da dove arrivano e chi li ha abbandonati. Ma che proprio per questo offendono il buon senso comune e, manco a dirlo, le elementari regole della civile convivenza», è il commento di Pasquale Scannapieco, assessore delegato alla Risorsa mare. Il Comune di Ischia anche quest'anno ha patrocinato la giornata ecologica organizzata dalle maggiori associazioni isolane di diving e da un cospicuo gruppo di volontari ambientalisti. Un patrocinio non solo morale. Alla rimozione dei rifiuti raccolti sui fondali da una trentina di sub e sulle scogliere da gruppi formati da decine e decine di volontari, ha infatti provveduto in via staordinaria l'azienda comunale Ischia Ambiente che ha impiegato sul posto i suoi uomini ed automezzi. «Abbiamo inteso lanciare un messaggio non solo ai residenti - dicono i sub istruttori delle scuole di diving - ma anche ai turisti che non sempre dimostrano di saper rispettare i luoghi della balneazione».

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