Bertolaso: un mese di lavoro e fermerò la frama

Il sottosegretario indica di operare anche di notte. Il governo decreta lo stato di emergenza
17 aprile 2010 - Vincenzo Grasso
Fonte: Il Mattino Avellino

Montaguto. La Protezione civile nazionale prende in mano la gestione dell’emergenza frana. La decisione del consiglio dei Ministri di dichiarare lo stato di emergenza per quest’area imponeva una svolta. Non era tollerabile il perdurare della mancanza di collegamenti tra Campania e Puglia. Da lunedì cambia tutto. Entra in funzione anche il genio militare. Si lavorerà su tre turni, giorno e notte, ai piedi della frana e a monte, dove bisogna liberare in tempi rapidi l’invaso dall’acqua che potrebbe da un momento all’altro invadere la valle e raggiungere il fiume Cervaro, provocando un disastro ambientale senza precedenti. L’obiettivo rimane il ripristino, entro la fine di maggio, non solo dei collegamenti sulla linea ferroviaria Roma-Bari-Lecce, ma anche della statale 90 delle Puglie. Sono le rassicurazioni che il sottosegretario Guido Bertolaso, venendo a Montaguto dopo la seduta del consiglio dei ministri, ha fornito agli amministratori locali, agli operatori economici ed ai residenti che sollecitano una svolta. Il messaggio è diretto anche alle diverse centinaia di politici e amministratori regionali, provinciali e comunali della Regione Puglia che in mattinata si erano portati ai piedi della frana «per mettere in atto, come sostiene il sindaco di Bari, Michele Emiliano, la più clamorosa protesta della classe dirigente pugliese fuori dalla propria Regione». Per attuare i nuovi interventi esce di scena il commissario Mario De Biase, chiamato ad un diverso tipo di collaborazione con la struttura della protezione civile, ed entrano in campo i due vice di Bertolaso, gli ingegneri Nicola Dell’Acqua e Angelo Pepe. Seguiranno da vicino gli interventi, mantenendo i contatti con Bertolaso che, con ogni probabilità, anche lunedì prossimo sarà a Montaguto per verificare che l’avvio della nuova fase segua esattamente le sue istruzioni. Queste prevedono, tra l’altro, l’affidamento del progetto per la messa in sicurezza dell’intera area agli ingegneri idraulici della protezione civile e l’immediata requisizione di suoli dove stoccare il materiale argilloso. Di conseguenza rimane nel cassetto la convenzione che l’ex commissario Mario De Biase aveva sottoscritto con l’Università di Fisciano per gli interventi definitivi. Il sottosegretario Bertolaso che è giunto a Montaguto, accompagnato dal Presidente della provincia di Avellino, Cosimo Sibilia, e dall’assessore provinciale, Domenico Gambacorta, dopo un volo in elicottero con atterraggio a Casalbore, ha espresso rammarico per come stavano andando le cose. «Mi auguravo – ha dichiarato - di non dover tornare qui e vedere dopo il 2006 una situazione di questo genere. Probabilmente i lavori sono stati resi complicati da tutta una serie di situazioni, anche dal fatto che si tratta di una frana alimentata da una serie di sorgenti. Adesso è ancora più difficile. Mentre stiamo qui si può notare come il movimento franoso continua. In diretta stiamo assistendo ad una nuova frana. Questo significa che da una parte bisogna a fare attenzione per la sicurezza delle persone e dall’altra che dobbiamo agire subito, evitando che la terra che si toglie il giorno prima possa tornare, come una tela di Penelope, il giorno dopo. Attualmente bisogna togliere subito 100mila metri cubi di terreno. In prospettiva 700mila. Entro un mese dovremmo essere nelle condizioni di avviare il ripristino di ferrovia e strada statale. Per coordinare tutto questo serve la struttura nazionale, si tratta d’intervenire su due regioni, Puglia e Campania. Naturalmente d’intesa con la Provincia di Avellino, con la quale sono in stretto contatto, e con la provincia di Foggia». Per le risorse, nessun problema. «Non ci sono mai state difficoltà. Possiamo contare su 40 milioni di euro». In pratica, si tratta dei fondi Fas a disposizione della Regione Campania. Prima di riprendere il volo per Napoli il sottosegretario Bertolaso ha incontrato a Savignano Scalo l’assessore regionale Pugliese alle opere pubbliche Amati, il presidente della Provincia Sibilia, i sindaci di Ariano, Savignano, Greci, Montaguto e Casalbore ed i tecnici di Anas, Ferrovie dello Stato e Autorità di Bacino della Puglia.

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