Disastro ambientale ai Regi Lagni
Sono sessanta le persone finite nell’inchiesta «Acque chiare» che ha portato al sequestro dei depuratori dei Regi Lagni, tra Caserta e Napoli, alla sospensione di manager e all’arresto di 22 imprenditori. L’ira dei magistrati: ladri di futuro, danni gravissimi. E l’allarme acque inquinate dei Regi Lagni rischia di ripercuotersi anche sulle coste napoletane: alla Procura di Napoli all’inizio della prossima settimana arriveranno i faldoni dell’inchiesta di Nola e Santa Maria Capua Vetere, così sarà possibile capire se le indagini dovranno essere estese anche al territorio cittadino. Ma anche prima che arrivino quei documenti, il sito dell’Arpac Campania riflette la preoccupazione ripresa dall’ingegnere Alfonso De Nardo, direttore provinciale dell’agenzia per la protezione ambientale: «Solo il 10% delle acque di fogna sono trattate correttamente. Il resto finisce direttamente nel mare del Golfo, con i risultati che potete immaginare»