Frana: arriva Bertolaso, proteste a Montaguto
Montaguto. Questo pomeriggio la visita di Guido Bertolaso. Il sottosegretario sarà a Montaguto, in elicottero, alle 16.15, dopo un breve sorvolo della zona interessata alla frana. Il capo della protezione civile incontrerà il Prefetto di Avellino, i sindaci del comprensorio ed i tecnici della struttura commissariale, di Anas e Ferrovie dello Stato. Pochi minuti per confermare la decisione del Consiglio dei Ministri di dichiarare lo stato di calamità per questo territorio e per coordinare gli interventi che devono consentire in tempi rapidi il ripristino dei collegamenti sulla strada statale 90 delle Puglie e sulla rete ferroviaria. È la svolta che si attendeva. La frana, tra l’altro, cammina più lentamente. Non si attenua la pressione e l'attenzione di media , di politici, amministratori regionali e locali e di operatori economici su questa vicenda. Questa mattina, otto pulman partiranno dalla Puglia con a bordo, tra gli altri, il sindaco di Bari Michele Emiliano, di Taranto Ezio Stefano, e di Foggia Gianni Mongelli, insieme al Presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese, con destinazione Savignano Scalo e Montaguto per partecipare a una manifestazione diretta a sollecitare immediati interventi per il ripristino dei collegamenti viari e ferroviari. Della sospensione di imposte e contributi sociali per gli abitanti del posto e di reperimento di risorse a fondo perduto per le imprese danneggiate parlano i parlamentari del Pdl Michele Saccomanno e Francesco Amoruso in una lettera al premier Berlusconi. I sindacati, dal canto loro, lanciano da Savignano Irpino, alla presenza del commissario Mario De Biase, un appello al Governo: «non si perda più tempo per la frana di Montaguto». Cinque le richieste contenute in un documento congiunto: dichiarazione dello stato di emergenza, assegnazione di poteri in deroga al commissario, indicazione delle risorse e dei tempi per la messa in sicurezza dell’area, ristoro per gli operatori economici costretti a chiudere battenti, ripristino in contemporanea dei collegamenti sulla statale 90 delle Puglie e sulla linea ferroviaria Roma-Bari-Lecce. L’ipotesi avanzata da qualche parte di rimettere almeno in sesto la linea ferrovia è assolutamente da scartare. Per Enrico Ferrara, esponente della Cisl campana «non è più tempo di polemiche e recriminazioni. Bisogna prendere atto della drammaticità della situazione e agire di conseguenza. La frana di Montaguto ha evidenziato ancora una volta come il Sud sia penalizzato dall’agenda politica. Le organizzazioni sindacali di due regioni intendono, invece, reagire e far comprendere che non si può continuare a umiliare questo territorio». Per Gianni Forte, Cgil, «le organizzazioni sindacali di Puglia e Campania stanno ricevendo da tutti i settori produttivi pressioni per intervenire presso il Governo e le forze politiche. È evidente che occorre agire subito e mettere risorse aggiuntive per eliminare una volta per sempre il rischio frana. Anche perché su questo tratto passerà l’Alta Capacità. Una ragione di più per utilizzare al meglio le risorse». Nicola Settimo della Uil Trasporti Puglia evidenzia come «mentre si pensa alle grandi opere e all’Alta Capacità, qui si continua ad avere a che fare con una frana che rischia di vanificare ogni prospettiva di sviluppo». «I collegamenti - spiega - sono essenziali per far crescere le due regioni. I sindacati mostrano con questa iniziativa sensibilità e solidarietà alle popolazioni residenti». Per Mario Melchionna, segretario irpino Cisl «il danno è stato già fatto alle imprese locali, ai passeggeri e agli automobilisti. Adesso bisogna cambiare registro e coinvolgere Governo centrale e regionale in uno sforzo per aiutare il nostro territorio ad uscire dall’attuale situazione». A questo scopo mira, infine, anche la convenzione che il commissario De Biase ha sottoscritto ieri pomeriggio a Salerno con l’Università di Fisciano, per la progettazione dell’intervento da eseguire nell’area della frana.