Gara raccolta rifiuti, controlli per "l'antimafia"
Mancano i certificati antimafia, rinviata di quarantotto ore l'aggiudicazione della gara sul ciclo integrato dei rifiuti. La commissione esaminatrice dovrebbe tornare a riunirsi domani mattina nel frattempo la Stazione unica appaltante - che ha emanato il bando per conto del Comune di Caserta avvalendosi della procedura negoziata, così come previsto per i casi di somma urgenza - ha chiesto alla Prefettura di poter visionare tutta la documentazione inerente le tre società che hanno partecipato alla gara. Nel dettaglio si tratta della Igica di Caivano, della AET di Napoli e della Ipi di Roma. Le tre partecipanti si contendono un appalto del valore di otto milioni di euro che avrà una durata di appena otto mesi. Un periodo di transizione che accompagnerà il passaggio di consegne tra Comune e Provincia previsto per la fine dell'anno. A partire da gennaio 2011 infatti l'Ente di corso Trieste avrà pieni poteri nella gestione dei rifiuti. Chi vincerà la gara «breve» del Comune dovrà pertanto essere operativa sul territorio già a partire dalla prossima settimana e si occuperà dello spazzamento, della raccolta e dello smaltimento sino al 31 dicembre 2010. Dopodiché la Provincia procederà, attraverso la Gisec, alla gara vera e propria, di standard europeo e di durata triennale o quinquennale, per la gestione dell'intero ciclo dei rifiuti. La gara «breve» del Comune si è resa necessaria a seguito della rescissione del contratto stipulato con la Ecologia Saba. La società di Ercolano, che si era aggiudicata il servizio di nettezza urbana nel 2008, è stata infatti colpita da una interdittiva antimafia per presunte infiltrazioni camorristiche. Da qui l'obbligo dell'amministrazione comunale di revocare l'appalto, così come previsto dalla normativa antimafia e dal protocollo di legalità, e indire una nuova gara. Nel caso in cui questo appalto non dovesse essere affidato per mancanza dei requisiti o, peggio, per assenza del certificato antimafia, il servizio verrebbe assegnato temporaneamente alla società pubblica Igica di Caivano (la stessa che ha chiesto di partecipare al bando). Probabilmente soltanto per un mese, il tempo necessario per consentire alla Stazione unica appaltante di ripubblicare il bando di gara e tentare una nuova aggiudicazione, fondamentale per garantire i servizi minimi alla città fino al prossimo mese di dicembre.