Acerra, chiesta dalla prefettura l’indagine sulle dimissioni

Il sindaco Esposito insiste: lascio, ma senza pressioni
La lettera nelle mani della Digos
14 aprile 2010 - Enrico Ferrigno
Fonte: Il Mattino

Acerra. «Non ho ricevuto alcuna pressione esterna, la mia decisione è esclusivamente politica», ribadisce ancora una volta il sindaco Tommaso Esposito. Ma per le forze dell’ordine non ci sarebbe alcuna indagine sulle dimissioni del sindaco, anche se l’attenzione sull’attività amministrativa del Comune di Acerra sarebbe comunque alta. La copia della lettera di dimissioni del primo cittadino fatta l’altro giorno dagli agenti del locale commissariato di ps, e non come si credeva in un primo momento dai carabinieri, sarebbe un normale accertamento di routine commissionato dalla prefettura di Napoli. Una procedura singolare anche alla luce del fatto che la lettera scritta di proprio pugno da Esposito era stata già inviata in precedenza dai funzionari comunali alla prefettura napoletana per ben due volte, di cui l’ultima su precisa richiesta degli uffici di piazza Plebiscito. Si colorano comunque di giallo le ragioni per cui la Digos avrebbe fatto una copia del documento. Di certo c’è solo che carabinieri e polizia stanno da tempo rispettivamente indagando sul servizio di Nu e la gestione del cimitero. Ad Acerra da oltre 5 anni non si riesce ad affidare definitivamente l’appalto per la rimozione dei rifiuti, che viene affidato da allora in regime di proroga. L’ultima proroga, appunto, a gennaio, quando il servizio è stato affidato fino alla fine di aprile alla ditta «Ego eco», finita nel mirino della magistratura laziale che per uno dei suoi dirigenti avrebbe disposto gli arresti domiciliari insieme a un funzionario del comune di Minturno «per frode in appalti pubblici». Sul cimitero locale, invece, le indagini sarebbero partite dalla denuncia di un consigliere comunale relativamente all’assegnazione dei loculi. D’altro canto il sindaco Tommaso Esposito (che si è dimesso in seguito all’elezione di due revisori dei conti indicati dalle opposizioni, ma con il voto determinante di alcuni franchi tiratori della maggioranza) insiste nel ribadire l’irrevocabilità delle sue dimissioni: «La maggioranza non è riuscita a sciogliere i nodi programmatici in otto mesi e sono pessimista sul fatto che ci riesca in due settimane e mezzo. Si pensi meno alla visibilità e più alla città e poi ne discuteremo». Partiti e liste civiche di maggioranza da giorni sono in stand-by: nessun incontro per tentare di ricucire lo strappo. «Sono emerse finora solo beghe interne alla maggioranza, ma è soprattutto il Pd che non è mai stato capace di far quadrato intorno al suo sindaco», commenta il capogruppo della Federazione della Sinistra Giovanbattista De Laurentis.

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