Vietato scaricare, spazzatura solo sui treni
Da 105mila euro a 210mila al giorno: il doppio. L’emergenza rifiuti costa. Per tamponare l’ennesima crisi dello smaltimento e per cercare di salvare Napoli dall’immondizia è stata raddoppiata la quota di spazzatura da spedire in Germania con i treni: da 500 a mille tonnellate. Ogni tonnellata di rifiuti piazzata sui treni costa 210 euro. La situazione resta lo stesso complicata, al punto che neanche lo spiraglio del dissequestro parziale della discarica di Ferrandella è riuscito a schiarire. Stamane in strada ci saranno almeno 700 tonnellate di sacchetti. Ma procediamo con ordine. La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha disposto il provvedimento parziale di dissequestro del sito di Ferrandella sulla base di una relazione dell’Arpac, dell’Asl e dei carabinieri del Noe. Proprio i carabinieri 48 ore fa, su disposizione della stessa magistratura sammaritana, avevano apposto i sigilli alla discarica, sia per le notevoli quantità di percolato sia per la presenza di rifiuti pericolosi. Il dissequestro parziale prevede l’autorizzazione allo sversamento dell’immondizia in una piazzola - diversa da quella nella quale sono stati ammassati rifiuti pericolosi, come elettrodomestici, pneumatici e materassi - nonché la prosecuzione delle opere di sistemazione di altre vasche per il deposito dell’immondizia. Insomma, prima di andare a scaricare nuovamente a Ferrandella passeranno almeno un paio di giorni, ecco perché il dissequestro parziale del sito non ha allentato la tensione. Ed è partito immediatamente dal commissariato l’ordine di raddoppiare le quote per Napoli da portare in Germania. Uno sforzo notevole che però non mette al riparo del tutto il capoluogo. Stamane sul terreno ci saranno almeno 700 tonnellate di immondizia, vale a dire la differenza fra quella spedita all’estero e la produzione quotidiana. Il Primo maggio sarà la giornata più a rischio perché i treni non partiranno, così domani Napoli potrebbe ritrovarsi per le strade con oltre mille tonnellate, stante l’impossibilità di scaricare a Ferrandella. Uno scenario pessimo, proprio nel venerdì che dà inizio al Maggio dei monumenti e con i turisti che stanno finalmente tornando ad affollare la città. È partita la caccia a uno sito provvisorio. Da indiscrezioni che trapelano da Palazzo San Giacomo sarebbe stato individuato a Pomigliano D’Arco. Ma non si trascurano neanche altre piste, a partire dalla vicina Acerra. Situazione difficile anche nella provincia di Napoli a Casoria e soprattutto a San Giorgio a Cremano dove ci sono 250 tonnellate di spazzatura nelle strade. Sullo smaltimento resta aperta l’incognita su dove piazzare le ecoballe. Tommaso Sodano, presidente uscente della commissione Ambiente del Senato rilancia l’allarme: «Chiedo al prefetto Sottile di mettere subito a norma gli impianti dove vengono prodotte le ecoballe».