Appello dalla Puglia

Montaguto, sos per la frana a Berlusconi

Chiesto un vertice urgente per riaprire i collegamenti con l'Irpinia, bloccati da anni
9 aprile 2010 - Vincenzo Grasso
Fonte: Il Mattino Avellino

Montaguto. Si mobilita anche la Regione Puglia per la frana di Montaguto. Scende in campo l’assessore regionale alle opere pubbliche, Fabiano Amati, chiedendo in una lettera al premier, Silvio Berlusconi, e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, nonché capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, di convocare una riunione urgente per coordinare gli interventi necessari a far fronte a questa frana che da oltre un mese impedisce i collegamenti tra la Puglia e Roma. Nella lettera Amati sottolinea, inoltre «il dovere di intervenire in una situazione di emergenza», essendo state compromesse dalla frana, lunga complessivamente tre chilometri, due fondamentali vie di comunicazione tra la Puglia e la Campania, cioè la statale 90 e la ferrovia Benevento-Roma, che di fatto collegano la Puglia con Napoli e la capitale. «Nelle ultime settimane - prosegue l’assessore pugliese - il fronte è avanzato di molto, anche nell’ordine di qualche metro al giorno, tanto da aver reso necessaria la chiusura al traffico della bretella stradale e della ferrovia e la contemporanea rimozione dei binari». L’interruzione della linea ferroviaria, di fatto - conclude Amati - rende ora raggiungibile Roma solo per via aerea o autostradale». Anche l’europarlamentare pugliese Salvatore Tatarella intende attivarsi per aiutare il commissario per l’emergenza frana, Mario De Biase, a superare gli ostacoli che si frappongono alla riapertura della ferrovia e della statale 90 delle Puglie. «Leuroparlamentare - precisa il commissario De Biase - mi ha comunicato di voler effettuare domani, sabato, alle ore 10, un sopralluogo a Montaguto. Probabilmente arriverà sul posto anche con altri consiglieri regionali ed esponenti politici. L’obiettivo è quello di sensibilizzare il mondo politico a questo delicato problema. L’interruzione dei collegamenti tra Puglia e Campania sta determinando disagi di ogni genere, non solo nei trasporti, ma anche tra gli operatori economici, i pendolari, gli studenti che frequentano l’ateneo foggiano e le popolazioni residenti. Ben venga, dunque, un’iniziativa politica che possa aiutarci nella titanica impresa di arginare una frana che sembra non volersi più fermare». Intanto, da oggi entrano in azione anche nuovi mezzi delle ferrovie. Hanno il compito di eliminare il terreno argilloso finito sui binari. Ma soprattutto di impedire che altro terreno finisca nelle vicinanze del greto del fiume Cervaro. Dall’ente ferroviario De Biase si attende anche la messa a disposizione di un nuovo sito. Attualmente si scarica tutto al km 41, ma di qui a qualche giorno l’area sarà completamente satura. Si tratta di sistemare altri 600mila metri cubi di terreno. Buone notizie giungono, infine, dall’invaso che fino a qualche settimana fa minacciava di tracimare. Il livello delle acque è sceso ulteriormente. L’attività di aspirazione e incalanamento delle acque va avanti. Certo, aiuta molto il bel tempo. Come pure rimane fondamentale captare le sorgenti ed eliminare il fenomeno del ruscellamento lungo il corpo della frana.

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