Caccia ai fondi per i dipendenti del consorzio

8 aprile 2010
Fonte: Il Mattino

Quattro milioni e 300 mila euro. Sono la spesa mensile che occorre per pagare gli stipendi dei 2168 dipendenti del cosiddetto consorzione, che riunisce le province di Napoli e Caserta. Nello scorso mese la partita-stipendi è stata risolta con le anticipazioni della Provincia che dovranno poi essere rimborsate dal liquidatore del consorzio quando i Comuni che ne fanno parte verseranno i 140 milioni di cui sono debitori. Resta aperto il problema di fondo: per pagare gli stipendi e gli oneri sociali sono necessari ottanta milioni l'anno. In via ordinaria il personale dei consorzi sarà gestito dalle società provinciali che dovranno decollare nei prossimi mesi: toccherà ai loro varare i piani industriali sulla base di una pianta organica che deve essere ancora definita. Quella approvata dai dirigenti del corsorzio che prevedeva 357 esuberi (61 a Caserta e 296 a Napoli) è stata bocciata dalla struttura di Bertolaso perché troppo nutrita e sbilanciata nel rapporto tra operai e amministrativi. Nel napolatano solo quattro Comuni si servono del consorzio e quindi non si sa che compiti affidare agli attuali 881 dipendenti. Nella legge approvata il 26 febbraio dal Parlamento si parla di riassorbimento. E si stabilisce anche che l'intero costo del ciclo dei rifiuti dovrà essere coperto dalla Tarsu che rischia così di lievitare fino a cifre da capogiro.

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