Asa e Cosmari, rebus stipendi Venerdì (forse) è il giorno buono

Gli addetti alla raccolta e servizi in attesa di una scadenza certa
Soldi dai Comuni col contagocce
7 aprile 2010 - Michele De Leo
Fonte: Il Mattino Benevento

Si naviga a vista. È passato un altro mese, ma poco o nulla è cambiato. La gestione del comparto rifiuti nei comuni dell'ex Cosmari Av1 resta assai difficile. Ancorata alla zavorra dei mancati pagamenti che molti comuni continuano a non onorare. Le anticipazioni bancarie concesse al consorzio - ora in fase di liquidazione - hanno garantito e garantiscono ossigeno. Ma non bastano quando si presentano scadenze importanti come quella del pagamento degli stipendi. Anche questo mese si è arrivati alla termine ultimo senza riuscire a corrispondere le spettanze ai dipendenti Asa e ai Cosmarini. Con buona probabilità si potrà farlo entro la giornata di venerdì. Ancora una volta - e non poteva essere altrimenti - solo grazie alla città capoluogo. Il Comune di Avellino ha garantito ad IrpiniAmbiente poco più di un milione e duecentomila euro, a copertura dei canoni e dei servizi per i mesi di gennaio e febbraio del corrente anno. Denaro fresco che servirà come tampone per l'ennesima emergenza finanziaria. Le organizzazioni di categoria aspettano indicazioni precise - entro la giornata odierna - sulla data dei pagamenti. Diversamente proclameranno nuovamente lo stato di agitazione. Nonostante lo sciopero degli addetti, la conseguente mancata raccolta in tutto il bacino e la mediazione del Prefetto, la situazione è pressoché inalterata. Anzi è in peggioramento, almeno sul versante Asa. Le condizioni di lavoro restano difficili. E, mentre l'ex presidente del Cosmari - oggi commissario liquidatore - Antonio Caputo dice che alcuni comuni - da Contrada a Montefalcione, ma anche Monteforte e Atripalda - stanno rientrando almeno di parte del debito, il numero uno dell'Asa Angelo Romano ribadisce che «dopo i bonifici seguiti al summit in Prefettura, non abbiamo ricevuto altri fondi: il credito vantato da consorzio e comuni resta ancora di circa 9milioni di euro». Si va, dunque, avanti così, alla giornata. Tra emergenze quotidiane da affrontare e sollecitazioni continue da porre in essere per tamponare le numerose falle di un sistema che resta assai fragile e prossimo al collasso. Solo un mese fa - dopo la protesta dei lavoratori e i numerosi disagi - si era parlato della necessità di garantire la certezza del flusso ed evitare, ogni mese, il ripresentarsi degli stessi problemi. I buoni propositi ed i proclami, però, sono rimasti sulla carta. L'ennesimo terremoto del sistema viene evitato solo grazie alle anticipazioni bancarie ed al Comune di Avellino. Che continua ad assicurare la propria parte - fino in fondo - per evitare disagi e problemi che la città non meriterebbe. Ma, mentre il sindaco Galasso ha già garantito anche i primi pagamenti per il 2010, altri amministratori continuano a rimanere sordi ad appelli ed inviti sempre più pressanti e stringenti. Si continua a navigare a vista con la speranza che non siano necessari l'ennesima protesta ed un nuovo intervento del Prefetto.

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