S. Bartolomeo in Galdo Dopo le denunce avviate le verifiche da parte dei tecnici regionali dell’Astir

Discarica, allarme inquinamento

7 aprile 2010 - Celestino Agostinelli
Fonte: Il Mattino Benevento

S.Bartoleo in Galdo S. Bartolomeo in Galdo. I tecnici dell'Astir (Azienda per lo sviluppo sostenibile del territorio e per interventi di recupero ambientale), la nuova società di proprietà della Regione Campania, sono al lavoro presso la discarica di Serra Pastore, per effettuare indagini allo scopo di valutare lo stato di eventuali infiltrazioni di percolato nel terreno. Si lavora alla ricerca di tracce di inquinamento soprattutto nele falde acquifere. Una discarica quella di Serra Pastore che ormai da più parti viene indicata come una vera bomba ecologica, che ha determinato un pericolo per il territorio ma soprattutto per la salute dei cittadini. Salute ormai minata dai tanti casi di tumori che da qualche anno sono la causa della maggioranza delle morti. L'Amministrazione comunale scorsa aveva annunciato lo stanziamento di oltre novecentomila euro, per la bonifica del sito inquinante, ma dalla nuova amministrazione giungono voci di promessa di finanziamento. Quindi la Regione, sollecitata dalla nuova amministrazione e dallo stesso prefetto di Benevento ha finalmente deciso intervenire. Come si ricorderà negli anni scorsi, nella discarica di Serra Pastore hanno sversato rifiuti di ogni genere e provenienti dall'hinterland napoletano, causando per oltre un anno il transito di migliaia di camion che al solo passaggio emanavano odori nauseabondi. C'è stata anche una rivolta dei cittadini, all'indomani dell'annuncio da parte delle autorità competenti in materia di emergenza rifiuti, per trasferire nella discarica fortorina, una gran quantità di foss, ma i cittadini in quell'occasione l'hanno spuntata. In tutto questo tempo si teme che i danni all'ambiente ci siano stati, e per ben due volte la discarica è stata posta sotto sequestro dal Corpo Forestale su suggerimento dell'Arpac, perché si scoprì la fuoriuscita di percolato dalla vasca che si sversava nei terreni circostanti fino a raggiungere le falde acquifere. L’allarem è scattato più volte, sa gli amministratori che comitati civici hanno chiesto verifiche e sopralluoghi. E da anni si attende la tanto agognata bonifica di una discarica che, tra l'altro, qualcuno ipotizza possa anche essere stata realizzata senza il rispetto dei criteri richiesti dalle norme europee. Anche questo nodo però potrebbe presto venire al pettine, visto che il 16 luglio 2009 è scaduto il termine per adeguare le discariche presenti sul territorio dell'Ue alla normativa comunitaria. Una normativa nata proprio con l'intento di ridurre i rischi connessi alle discariche e prevedeva un periodo massimo di otto anni per la messa a norma o la chiusura dei siti esistenti prima dell'adozione del testo. Oggi Serra Pastore potrebbe rappresentare un vero disastro ambientale generato solo da una emergenza rifiuti che ha preso di mira un'area giù di per se penalizzata dalla stessa politica inefficiente della regione Campania, dove i siti da bonificare sono circa 2551.

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