Centrale termoelettrica, contro Energy Plus ancora battaglia
Sono ufficialmente partiti ieri i lavori di realizzazione della centrale termoelettrica che la Energy Plus costruirà sui suoli dell’ex Ideal Standard nella zona industriale di Salerno. Così è, anche se non c’è più sul territorio provinciale un organo che possa realmente controllare step by step questa operazione. Il 6 aprile è la data che il decreto regionale indica come ultimo giorno utile entro il quale «avviare i lavori di realizzazione della centrale a ciclo combinato da ubicare nel territorio del Comune di Salerno». Cioè, entro 12 mesi a partire dal 6 aprile 2009, data dell’intervenuta inoppugnabilità del decreto stesso. «Non significa niente che non sia stato impiantato un cantiere - spiega l’assessore all’Ambiente della Provincia Giovanni Romano - L’inizio dei lavori può essere determinato da un atto burocratico, da una comunicazione». Sta di fatto che solo qualche giorno fa, il 31 marzo, i titolari della Energy Plus Spa di Genova, hanno scritto una lettera al ministero per l’Ambiente chiedendo di poter partecipare alla conferenza di servizi per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale «per la centrale termoelettrica Energy Plus Spa di Salerno», che è fissata per domani pomeriggio a Roma. Per la società, parteciperanno alla riunione l’ingegnere Marco Virdis, l’avvocato Ambrogio Papa e la dottoressa Raffaella Testa, tutti in rappresentanza del gestore e del costruttore. Le cose vanno avanti, quindi, nonostante la vicenda sfugga al controllo delle autorità locali. L’assessore all’Ambiente del Comune di Salerno Gerardo Calabrese tiene sotto controllo l’area, che era la stessa individuata dal sindaco-commissario Vincenzo De Luca per la realizzazione del termovalorizzatore. Sul quale proprio ieri sono stati pubblicati, sulla gazzetta ufficiale, tre decreti di dirigenti della Regione Campania - elenchi di progetti ammissibili a finanziamento sul parco del progetti regionali - che riguardano l’impianto di compostaggio e le opere di urbanizzazione per il termovalorizzatore. Anche su questi presupposti in sede di conferenza di servizi la battaglia anti-termovalorizzatore vedrà Provincia e Comune di Salerno sostanzialmente sulle stesse posizioni. L’assessore Romano chiederà la sospensione di tutto in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato prevista per il 20 aprile, in risposta al ricorso avanzato contro la delibera del Tar Lazio, che ha dato ragione ad Energy Plus. Tre tecnici sono al lavoro per la Provincia, ma domani a Roma saranno presenti, in prima persona i due assessori all’Ambiente di Salerno. I temi dell’opposizione al progetto sono da sempre l’inadeguatezza del sito e l’individuazione della stessa area per la realizzazione del termovalorizzatore. Sito individuato da De Luca e confermato da Cirielli nel momento del passaggio di consegne intervenuto con il decreto della Presidenza del Consiglio di fine anno. «È chiaro che le procedure per la realizzazione del termovalorizzatore sono avviate - dice Romano - l’esproprio, le opere di urbanizzazione, con i decreti pubblicati oggi dalla Regione diventa ancora più chiaro. Ed è fuori di dubbio che due progetti in quell’area non possono coesistere. Siamo già al limite ora». C’è un particolare per cui, invece, il termine di ieri potrebbe essere stato effettivamente superato. Il decreto regionale dice che l’autorizzazione, che sarebbe decaduta se entro ieri non fosse stato comunicato l’inizio dei lavori, «prevede la non decorrenza dei termini se il ritardo nell’esecuzione è determinato dalla definizione del contenzioso in atto».