Gli impianti di Cuma e Villa Literno riparati, resta il divieto di balneazione sul litorale domizio

Depuratori ok, ma è allarme scarichi Killer

Tra Napoli e Caserta sversano liquami 4 milioni di abitanti
7 aprile 2010 - Tonia Limatola
Fonte: Il Mattino

Mappa della balneabilità Giugliano. Insufficienti i depuratori, il litorale domitio resta inquinato dai troppi scarichi abusivi. Secondo uno studio del dipartimento di Pianificazione e scienza del territorio della Università di Napoli Federico II, che si basa anche sui dati rilevati a gennaio dall’Arpac, la costa settentrionale della Campania non verrà resa balneabile dall’entrata in funzione a pieno regime degli impianti di Villa Literno e Cuma. E i balneatori lanciano l’allarme sui ritardi della bonifica. Ora hanno riaperto con tante aspettative, soprattutto dopo il patto siglato in Regione a gennaio scorso per tenere i lidi aperti tutto l’anno – con sgravi fiscali, agevolazioni e realizzazione delle condotte sottomarine per portare al largo i reflui trattai dal depuratore di Cuma - e contano di archiviare il disastro della scorsa stagione, legato allo sversamento incontrollato di liquami in mare, con il 70 per cento in meno di presenze e perdite per oltre 60 milioni di euro. Nel frattempo, però, resta da abbattere un altro scoglio per vedere il mare pulito. Secondo gli studiosi, le opere pubbliche per il disinquinamento non bastano: vanificherebbe la loro efficacia, infatti, l’immissione di scarichi non depurati direttamente in mare. Secondo gli studi in un tratto di litorale di circa 27 km vengono scaricate acque inquinate provenienti da circa 4 milioni di abitanti e da numerosi insediamenti zootecnici e industriali ubicati nella Pianura Campana, nel bacino dei Regi Lagni e del Volturno. «Per eliminarli occorre un piano strategico che comprenda il controllo del territorio e degli scarichi liquidi di tutti i tipi che devono essere depurati in modo da rendere balneabile tutto il litorale - dice il geologo Franco Ortolani, direttore del dipartimento di Pianificazione e scienza del territorio della Facoltà napoletana – Bisogna coinvolgere anche il Molise dal momento che parte della Provincia di Isernia immette gli scarichi nel Volturno». Notevoli i ritorni per l’economia: 1 chilometro di spiaggia balneabile e adeguatamente attrezzata può garantire un fatturato annuo variabile da 2 a 4 milioni di euro. Non ne possono più di balletti di cifre e dati allarmistici i balneatori. «Non possiamo stare continuamente appresso ai dati – dice Salvatore Trinchillo, responsabile provinciale del Sib – Chiediamo che le nostre coste siano rese balneabili con continuità mettendo in cantiere tutte le iniziative concordate per evitare il tracollo dell’anno scorso. Questo settore dà lavoro a migliaia di famiglie». Dello stesso avviso il sindaco di Giugliano. «Ci interessa la funzionalità dei depuratori - avverte Giovanni Pianese - E abbiamo già chiesto un tavolo in prefettura con Regione e Provincia per fare in modo che si attivino tutti gli interventi necessari per garantire la balneabilità della nostra costa».

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