Frana, cala il livello del lago
Montaguto. È sceso di tre metri il livello del lago formato a quota 800 metri. Se si va avanti senza interruzioni, anche durante questi giorni di festività pasquali, con l’aspirazione e soprattutto con l’incalanamento di tutte le acque superficiali, entro qualche giorno sarà del tutto scongiurato il rischio di tracimazione. L’invaso dovrebbe scendere, condizioni atmosferiche permettendo, di altri cinque metri. Si potrà lavorare più tranquillamente e con maggiore celerità anche ai piedi della frana e nei pressi della rete ferroviaria, dove è stato aperto praticamente un secondo cantiere. Sono entrati in funzione mezzi gestiti direttamente dalle Ferrovie dello Stato. A fornire queste rassicurazioni è il commissario per l’emergenza frana, Mario De Biase, il quale, anche per lanciare all’opinione pubblica e alle amministrazioni locali un segnale positivo, ha partecipato a Montaguto alla presentazione del romanzo di Michele Pilla «Il segreto di Montaldo», una interessante opera letteraria che ha trovato ispirazione anche dalla triste vicenda della frana, che oltre a comportare danni all’economia della Valle del Cervaro, sta provocando una preoccupante fuga di giovani verso altre zone d’Italia, con la conseguenza evidente che di qui a poco in paese ci saranno solo persone anziane. De Biase, che ha insistito molto sulla necessità di recuperare il tempo perduto, ha lanciato segnali anche in direzione del Governo centrale. «Il lavoro avviato - spiega - è imponente. Da quattro anni non si riesce a porre un freno a questo movimento franoso anche perché prima, probabilmente, non se ne conosceva bene la natura. Tre chilometri di fango che scendono a valle, seguendo un percorso tortuoso. Adesso, però, siamo in grado di affrontare il fenomeno più efficacemente, eliminando l’acqua dal lago e dalle sorgenti e trasferendo in siti nuovi circa 700mila metri cubi di argilla scesa a valle e sui binari. Ma per evitare di compromettere il lavoro iniziato devo poter disporre di poteri in deroga. Mi sono stati promessi, ma non ancora accordati. Praticamente per accelerare le procedure, poter definire i rapporti con le imprese, requisire qualche nuovo sito per lo stoccaggio del terreno e approvare in tempi rapidi il progetto per la messa in sicurezza dell’intera area. L’equipe di tecnici dell’Università di Fisciano è a buon punto. In questo contesto deve rientrare il ripristino della rete ferroviaria, possibilmente entro un mese, e della bretella sulla statale 90 delle Puglie. Sono sollecitato da più parti a muovermi in questa direzione». Per realizzare questa operazione De Biase non si sente solo. Ha chiesto e ottenuto il sostegno delle amministrazioni locali. Da Montaguto è arrivato anche l’incoraggiamento dei giovani che, con Michele Pilla, si battono per evitare un inesorabile declino del proprio comune. Adesso si attende la risposta del Governo centrale. L’argomento doveva essere già affrontato da un Consiglio dei Ministri nelle settimane scorse. La pausa elettorale ha complicato sicuramente le cose. Diversamente, per De Biase ci sarebbe solo la prospettiva di continuare, come per gli ultimi quattro anni per i suoi predecessori, tra ritardi e interventi inefficaci. «Dobbiamo approfittare - spiega il commissario - della stagione estiva. Guai a immaginare di rinviare questi lavori all'autunno prossimo. Sarebbe vanificato anche lo svuotamento del lago. Dobbiamo agire, invece, per risolvere il problema e risollevare l'economia locale». Impresa davvero difficile se si va a verificare quante aziende nel frattempo hanno chiuso o si interrogano sul loro futuro. Non a caso diversi comuni limitrofi insistono per provvedimenti diretti ad assicurare alle aziende locali almeno qualche ristoro fiscale.