Palazzo Caracciolo non ha ancora comunicato i costi di sua competenza ai fini dell’aliquota

Tarsu, dal Municipio parte la diffida alla Provincia

Sos al prefetto: "Così restiamo al palo per la tariffa sui rifiuti e per il bilancio di previsione"
3 aprile 2010 - c.p.
Fonte: Il Mattino Avellino

Il Comune diffida la Provincia e, sul silenzio di Palazzo Caracciolo nella comunicazione della quota di sua competenza nella Tarsu, chiama in causa il prefetto Blasco e il ministero dell'Interno. L'aliquota della tassa sui rifiuti per il prossimo anno dovrà, infatti, essere stabilita sulla base di due voci: la prima relativa ai costi di competenza della Provincia, la seconda di quelli stabiliti dal Comune. Fino a quando l'ente di Palazzo Caracciolo non comunicherà l'importo che i cittadini dovranno versare per gli oneri a carico della società provinciale (trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti) ai quali s'andranno ad aggiungere gli oneri spettanti al Comune (raccolta differenziata e spazzamento) l'amministrazione Galasso non potrà elaborare la tariffa sui rifiuti per il 2010 e, di conseguenza, non potrà approvare il bilancio di previsione. Lo strumento contabile dovrà arrivare in Consiglio entro la fine del mese, ma i consiglieri dovranno avere almeno venti giorni di tempo per valutarlo prima della votazione. I tempi sono, dunque, strettissimi. «La questione - dice il dirigente del settore Finanze Gianluigi Marotta - non riguarda solo noi, tanto che per venerdì 9 aprile abbiamo convocato, al centro sociale «Samantha Della Porta», un incontro con i rappresentanti dei comuni della Campania e delle amministrazioni provinciali per concordare una linea comune da seguire per fissare l'aliquota della tassa sui rifiuti nel caso in cui la comunicazione della Provincia non dovesse arrivare in tempo utile per l'approvazione del bilancio di previsione». La diffida del Comune all'amministrazione Sibilia è arrivata dopo una serie di solleciti all'ente di piazza Libertà, che finora non hanno avuto risposta. «Il problema in apparenza può sembrare solo tecnico - spiega Marotta -. In realtà non è così perché la mancata approvazione del bilancio comporta lo scioglimento del Consiglio Comunale. Per questo motivo, sono stati investiti della questione la prefettura e il ministero dell'Interno. Venerdì la città di Avellino ospiterà l'incontro con tutti gli addetti dei comuni campani interessati per concordare le possibili soluzioni allo stallo antigiuridico in cui ci troviamo per le difficoltà oggettive a conoscere i costi di competenza provinciale della tariffa rifiuti per l'anno 2010».

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