Per il dopo-Saba printa una soluzione tampone

Il 12 apertura delle buste ma se la gara per la raccolta dei rifiuti non va a buon fine incarico all'Igica
3 aprile 2010 - Daniela Volpecina
Fonte: Il Mattino Caserta

Pare scongiurato, per il momento, il rischio di una interruzione del servizio di raccolta e smaltimento. Due le opzioni messe in campo dal Comune per far fronte allo stop imposto dalla magistratura alla Ecologia Saba (la società, che aveva in appalto il ciclo integrato dei rifiuti dal 2008, è stata colpita da una interdittiva antimafia per presunte infiltrazioni camorristiche). La prima ipotesi contempla il passaggio diretto del testimone tra la Saba e la nuova società ma soltanto a condizione che la gara-lampo, predisposta dal Comune ma pubblicata lunedì scorso dalla Stazione unica appaltante, vada a buon fine. È stata fissata infatti per il 12 aprile l'apertura delle buste per valutare i progetti di gestione dei rifiuti nella città capoluogo. Chi vincerà l'appalto (cinquantotto le ditte in possesso dei requisiti che, come previsto dalla procedura negoziata adottata per i casi di somma urgenza, sono state invitate a partecipare), del valore di circa otto milioni di euro, subentrerà alla Ecologia Saba già a partire dal 16 aprile e si occuperà del servizio di igiene urbana fino al prossimo 31 dicembre. A partire da gennaio 2011 infatti la competenza del settore passerà, così come previsto dalle leggi in materia, all'Ente Provincia che, attraverso la Gisec, dovrà provvedere alla gara europea (di durata triennale o quinquennale) per la gestione dell'intero ciclo dei rifiuti. In caso contrario, se cioè la gara «breve» del Comune dovesse andare deserta oppure non dovesse essere assegnata per assenza dei requisiti, si potrebbe optare per l'affidamento temporaneo del servizio di nettezza urbana alla società pubblica Igica di Caivano che, dal canto suo, ha già annunciato la massima disponibilità a collaborare con l'amministrazione Petteruti sebbene per un breve lasso di tempo (forse meno di un mese) durante il quale dovrebbe garantire soltanto i servizi minimi. In una prima fase erano state contattate anche l'Asìa e la Appia servizi che tuttavia hanno dovuto rinunciare per insufficienza degli automezzi e delle attrezzature necessari. Nel caso della Igica si tratterebbe comunque di una soluzione tampone per consentire alla Stazione unica appaltante di bandire un'altra gara sempre con scadenza a dicembre. Una soluzione, quest'ultima, non condivisa dalle organizzazioni sindacali in quanto considerata «troppo dispendiosa per le casse comunali e soprattutto troppo complessa». Sul caso sarà convocato, presumibilmente per la prossima settimana, una riunione in Prefettura alla quale parteciperanno anche i sindacati per avere garanzie sul passaggio di cantiere e quindi sulle sorti occupazionali dei 178 lavoratori della Saba.

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