Perdifumo

Scempio ambientale, area chiusa dalla forestale

2 aprile 2010 - el.ma.
Fonte: Il Mattino Salerno

Perdifumo PERDIFUMO. Prelevavano illegalmente grosse pietre da un'area di 4 ettari, in località Stramma a Perdifumo, in pieno Parco nazionale. Denunciata la presunta titolare del suolo, che è di Volla (Na), e il legale rappresentante della ditta esecutrice dei lavori, di Castellabate. L'illecita estrazione, scoperta e bloccata dal Cta del corpo forestale di Vallo della Lucania, diretto dal vicequestore aggiunto Fernando Sileo, era determinata da moventi economici, come ammesso dall'imprenditore. La pietra veniva infatti successivamente trattata nel suo impianto di lavorazione. Intanto, il versante è stato oggetto di uno scempio ambientale che potrebbe innescare fenomeni di instabilità idrogeologica. Sulla vasta area, coperta da macchia mediterranea, l'Ente Parco aveva autorizzato solo lavori di spietramento per il miglioramento fondiario a fini agrari. Invece, è stata condotta un'attività in grave difformità rispetto ai lavori assentiti. Gli scavi, che non avrebbero dovuto oltrepassare gli ottanta centimetri di profondità, erano di ben altra entità. A innescare i sospetti della polizia giudiziaria è stato anche il movimento di automezzi da carico che periodicamente trasportavano fuori dal cantiere grossi monoliti di roccia arenacea, utilizzabile come materiale da costruzione. Di qui il sequestro dell'area e la denuncia dei due. La donna, inoltre, si è dichiarata in possesso del fondo per un contratto di affitto non riconosciuto dal vero proprietario e, in cambio della gratuita cessione del materiale lapideo, avrebbe ottenuto la sistemazione dei fondi da parte della ditta di lavorazione della pietra.

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