Avellino

Pustarza, De Gennaro non fa dietrofront

Nel summit a Napoli il commissario boccia la proposta di realizzare la discarica a contrada Ischia
30 aprile 2008
Fonte: Il Mattino Avellino

Proteste nell'avellinese Non c'è alcuna possibilità di bloccare i lavori a Pustarza e trasferire a località Ischia la nuova discarica. La proposta avanzata dalla Provincia non è stata presa in considerazione dal Commissariato per l'emergenza rifiuti. Al massimo si potrà valutare di ridurre la capienza delle vasche in costruzione. In questo modo a Pustarza non finirebbero più 700mila tonnellate di rifiuti, ma circa 500mila. Una decisione in tal senso, se ci saranno le condizioni tecniche, sarà comunicata al Presidente della Provincia De Simone e al sindaco di Savignano, Ciasullo, entro le prossime 48 ore. Finisce così, con una soluzione interlocutoria, che non soddisfa sicuramente la popolazione della Valle del Cervaro, il vertice tenutosi ieri mattina a Napoli tra il commissario De Gennaro, il presidente De Simone, il sindaco di Savignano, Ciasullo, i tecnici della struttura commissariale e i responsabili dell'impresa che sta eseguendo i lavori a Pustarza. D'altra parte erano davvero in pochi a sperare in un dietrofront del Commissario De Gennaro. I risultati del vertice diventano adesso oggetto di analisi da parte della De Simone con i capigruppo consiliari e del Consiglio Comunale di Savignano che risulta già convocato per questa mattina. In pratica si torna al punto di partenza, anche se il «compromesso» fatto balenare può contribuire a liberare alcuni suoli a Pustarza. Il sindaco di Savignano, Oreste Ciasullo, che aveva portato con sé anche una documentazione per dimostrare l'inidoneità di Pustarza, si trova adesso a fronteggiare una situazione ancora più difficile. «Sono obbligato a riferire - sostiene - in Consiglio comunale la proposta formulata, anche se devo considerarla negativa per Savignano. A Napoli non abbiamo preso alcun impegno. Abbiamo, tuttavia, sperato fino all'ultimo nella mediazione della Provincia, ma dal Commissariato arrivano sempre le stesse risposte. Non siamo riusciti a capire neanche se questa discarica si debba considerare regionale o provinciale». Insomma, in mancanza di fatti nuovi e significativi, si deve andare avanti con il ricorso al Consiglio di Stato e con le osservazioni all'Assessorato Regionale all'Ambiente per la valutazione dell'impatto ambientale per la presenza della nuova discarica sul territorio comunale, così come ha già fatto il Comune di Ariano Irpino. Si tratta, ovviamente, solo di un tentativo per rimettere tutto in discussione. Nel frattempo le associazioni ambientalistiche premono per trasferire la battaglia all'esterno, nelle piazze. «Da Napoli - sostiene l'avvocato Giovanni La Vita - non poteva arrivare alcuna novità». Anche per questo l'organizzazione della manifestazione prevista per il primo maggio procede regolarmente e speditamente. Il programma prevede per le ore 16 una marcia dal campo sportivo al centro del paese, dove parleranno i rappresentanti delle istituzioni e dei comitati. Alla manifestazione sono stati invitati anche i parlamentari, i consiglieri regionali, sindaci del comprensorio , oltre ai parroci di Ariano e Savignano. Non si sa quante persone potrebbero partecipare, ma certamente, a giudicare dai preparativi, gli organizzatori contano di coinvolgerne alcune migliaia . «La nostra - sostiene Felice Vitillo del circolo Hirpus - è una manifestazione pacifica. Per l'ennesima volta intendiamo richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica su un atto di ingiustizia nei confronti di un territorio già emarginato e abbandonato a se stesso. Costruire una discarica a Pustarza, a poca distanza da Difesa Grande e da Sant'Arcangelo Trimonte, ha solo il sapore della beffa. Anche per questo contiamo di vedere a Savignano i neo eletti parlamentari».

La gente non molla: รจ tutto pronto per la fiaccolata del primo maggio

arricate, proteste, manifestazioni di dissenso. La gente dell'Irpinia respinge con forza l'ipotesi di veder realizzate due discariche a servizio dell'intera regione. Ad Ariano, Savignano e nell'intera zona del Cervaro, la tensione è sempre più alta. Gli ambientalisti ed i rappresentanti del comitato lavorano all'organizzazione della manifestazione di domani: il primo maggio a Savignano all'insegna della protesta e del dissenso. Clima pesante anche in Alta Irpinia. A Vallata è stato allestito un gazebo permanente. Sempre oggi, intanto, a Bisaccia, è prevista una nuova assemblea pubblica, dalle 18 presso il centro anziani. Il sindaco di Vallata, Casarella, ha invitato i neo parlamentari eletti in provincia, le istituzioni regionali e provinciali, tutti gli amministratori dei comuni irpini. «L'obiettivo prioritario - spiegano gli organizzatori - è dare una prima risposta forte, in termini di partecipazione». Per questo, una serie di vetture munite di altoparlanti, girerà, nei prossimi giorni, sul territorio per invitare la gente a partecipare in massa alla manifestazione di protesta del 5 maggio. Prima, però, si terrà un altro appuntamento cruciale. Così come richiesto dalla presidente De Simone, infatti, il commissario De Gennaro ha convocato, per sabato prossimo, i sindaci di Vallata, Bisaccia, Andretta e Lacedonia per discutere dell'ipotesi piattaforma polifunzionale. «É nostra intenzione - spiega Casarella - capire se siamo di fronte ad un'ipotesi o una prospettiva concreta. Presenteremo al commissario le nostre istanze». Dall'alta Irpinia, però, non arrivano solo voci di protesta e di dissenso. Numerosi iscritti della comunità provvisoria (il blog lanciato dal paesologo Franco Arminio) stanno lavorando, infatti, alla realizzazione del «Parco regionale dell'Irpinia d'oriente», un'ipotesi che non è solo un modo per opporsi alla realizzazione della mega discarica. li.sa.

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