Ossa e rifiuti, sigilli alla cappella del cimitero monumentale

Cassette accatastate anche nella sala mortuaria del camposanto cattolico
30 marzo 2010 - Anna Maria Boniello
Fonte: Il Mattino

Capri. Le cassette di zinco con dentro i resti di sconosciuti erano accatastate insieme con i rifiuti nella sala martuaria del cimitero. In un angolo, addirittura avevano posato una busta gialla di plastica che avvolgeva i resti di chissà chi. Il blitz dei carabinieri ha fatto scoprire il macabro scenario di degrado e nessuna pietà per le spoglie mortali di chi, negli anni, aveva scelto il camposanto di Capri per l’eterno riposo. I contenitori, che a norma di legge devono essere sigillati, erano aperti e le ossa dei defunti erano ammucchiate alla rinfusa. I resti umani, secondo quanto accertato dai militari, dovevano essere sistemati nell'ossario comunale, dove erano in corso i lavori di ammodernamento e restauro. Le cassette, che erano prive di placchette identificative, dovevano contenere resti di persone scomparse delle quali si era persa la memoria di una identità. Macabro lo spettacolo che si è presentato agli occhi dei militari, coordinati dal comandante Michele Sansonne, che non hanno potuto fare altro che sequestrare il locale. Il blitz dei militari è scattato a seguito della denuncia presentata da Gaetano Simeoli, il presidente dell’associazione Liberi consumatori della provincia di Napoli, un movimento locale, che aveva ricevuto segnalazioni in merito all'incredibile situazione che si era venuta a creare all'interno del cimitero di Capri. L'ispezione dei carabinieri è continuata poi nel cimitero acattolico, il luogo della memoria culturale dell'isola, dove si trovano le tombe di Norman Douglas e del conte Fersen. Qui i militari dell'Arma hanno scoperto che la cappella era stata adibita a deposito e stoccaggio di rifiuti speciali. Giacevano in un lato una serie di scatoloni affastellati contenenti residui cimiteriali, assi di legno provenienti dalle bare, pezzi di zinco e abiti sempre risultanti da esumazioni. Anche su questa cappella sono scattati i sigilli e al termine dell'operazione, il comandante Sansonne ha chiesto al dirigente dell'Asl di Capri, responsabile del settore sanitario, di avviare le procedure idonee alla ricomposizione dei resti rinvenuti ed alla loro definitiva sistemazione. Sul fronte delle responsabilità giudiziaria, un problema si è abbattuto sul Comune: i militari della compagnia di Sorrento hanno denunziato l'assessore al ramo ed il responsabile del cimitero in base all'articolo 408 del Codice Penale, per vilipendio alle tombe, e per aver violato la norma che disciplina a livello nazionale le questioni in materia di polizia mortuaria.

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