Real Beef, dissequestrato un reparto

La procura ha tolto i sigilli al reparto amministrativo
Sollievo per cento lavoratori
27 marzo 2010 - Nicola Diluiso
Fonte: Il Mattino Avellino

Flumeri. Buone notizie in casa Real Beef: arriva il dissequestro del reparto amministrativo. Sospiro di sollievo per i 101 lavoratori del macello industriale facente parte del gruppo "Cremonini" che una settimana fa fu sequestrato preventivamente su disposizione del Gip presso il Tribunale di Ariano per inquinamento ambientale. Ieri la schiarita. Il procuratore capo presso il Tribunale del Tricolle, Luciano D'Emmanuele, ha comunicato la notizia al sindacato di categoria, la Fai-Cisl, che aveva chiesto espressamente un incontro a stretto giro per chiarire i termini della questione ed individuare soluzioni per uscire dall'empasse. Al summit erano presenti il segretario provinciale della Fai-Cisl, Raffaele Tangredi, e Gaetano Martone, Rsa della fabbrica. «Si tratta di una notizia molto importante - ha detto Tangredi -. Lo sblocco del reparto amministrativo consentirà, tra le altre cose, di poter consegnare entro Pasqua le buste paga ai lavoratori, una boccata d'ossigeno dopo lo spavento dovuto al blocco produttivo». All'incontro non ha preso parte Aniello Vece, segretario provinciale della Flai-Cgil, per sopraggiunti problemi. Ma l'esito del faccia a faccia è stato confortante anche per un'altra ragione: il procuratore D'Emmanuele, difatti, ha annunciato che la "Real Beef" ha presentato al Tribunale di Avellino il ricorso avverso il provvedimento del sequestro preventivo fatto scattare sabato scorso dai carabinieri della Compagnia di Ariano. Ad oggi, non ci sono condizioni per poter annunciare quello che verrà deciso mercoledì prossimo, ma di certo in quella data si saprà se l'esposto dell'azienda di macellazione avrà avuto un riscontro positivo, con l'eventuale dissequestro dell'opificio, oppure bisognerà attendere ancora la messa a norma degli impianti finiti nel mirino degli inquirenti. «Lo scopo della riunione tenutasi presso il Tribunale di Ariano - ha spiegato Tangredi - era anche legato all'ottenimento di maggiori chiarimenti e garanzie sul futuro occupazionale. Ma di questo aspetto non vi è stata l'occasione per poter discutere. Mentre abbiamo sottolineato al procuratore che, al di là dell'indagine in corso, a livello contrattuale, l'azienda è una delle poche a rispettare in pieno il contratto di lavoro». Aniello Vece, pur assente, ha fatto sapere che il sindacato vigilerà attentamente per garantire nel più breve tempo possibile il rispetto degli impegni assunti sia dal Procuratore che dal Prefetto di Avellino che, rappresentato dal suo vice Armando Amabile, aveva manifestato nell'incontro di mercoledì scorso il vivo interesse a risolvere la spinosa vicenda. «La notizia - fa sapere Vece - allevia quantomeno lo stato di disagio in cui sono piombati i 101 lavoratori con le loro famiglie. Ma la nostra azione non finisce certo qui. Chiediamo - continua il segretario della Flai-Cgil - che la magistratura, nella quale confidiamo pienamente, faccia il suo corso portando a galla eventuali responsabilità e determinando una volta per tutte la strada della trasparenza sulla quale poter costruire certezze per il futuro dei lavoratori».

Powered by PhPeace 2.6.4