La protesta Nell’area protetta del vulcano attivati due sversatoi

Discariche nel Parco, il Vesuvio chiude per lutto

La provocazione sul sito ufficiale dell'ente. L'avviso listato di nero: "Prima vergogna d'Italia"
25 marzo 2010 - Francesco Gravetti
Fonte: Il Mattino

Home Page del Sito ufficiale Ottaviano. Una cornice nera, tanti sacchetti di immondizia a fare da «decorazione» e una finestrella che si apre appena si accede alla home page, con la scritta «Chiuso per lutto». L'ennesima protesta contro la discarica nel Parco del Vesuvio stavolta va in scena su internet, precisamente sul sito ufficiale del Parco nazionale del Vesuvio (www.vesuviopark.it). È qui che il presidente dell'area protetta Ugo Leone ha voluto pubblicare un messaggio di lutto, il macabro avviso di un Parco che rischia di morire e chiudere i battenti per colpa dell'impianto di Terzigno, che sorge sull'ex discarica Sari, al quale se ne dovrebbe aggiungere un altro attiguo, nell'area della cava Vitiello. Il messaggio è esplicito: «Listando a lutto il nostro sito esprimiamo la nostra preoccupazione. Ma non come segno di rassegnazione, bensì come monito a Regione e governo per allontanare per sempre questo pericolo e come impegno nostro a seguire tutte le possibili strade per evitarlo. Il Vesuvio si avvia a diventare una delle sette meraviglie della natura: il Parco nazionale che lo ospita e lo protegge non può diventare la prima vergogna d'Italia». Firmato: Ugo Leone, che a telefono spiega anche il senso della provocazione: «Abbiamo voluto dare seguito al gesto di Legambiente, che in occasione dell'evento Parchi in mostra volle listare a lutto lo stand del Parco Vesuvio. Ma la verità è che noi non ci arrendiamo, non gettiamo la spugna. Tra una settimana toglieremo il nero dalla home page e proseguiremo nelle nostre iniziative di opposizione alla discarica». Appuntamento a mercoledì 31, annuncia Leone, per una conferenza stampa nel la sede del Parco ad Ottaviano, al Palazzo Mediceo, alla quale parteciperanno gli operatori economici del territorio intorno al Vesuvio ed in particolare quelli che lavorano a poche decine di metri dalla discarica di località Pozzelle: «Sono loro quelli penalizzati. Non vinificano più, non producono, non vendono. La presenza della discarica di Terzigno li sta mettendo in ginocchio, per giunta in un periodo di profonda crisi economica». Intanto, i comitati plaudono all'iniziativa choc dell'Ente Parco e pianificano nuove manifestazioni di protesta. Due le assemblee previste per i prossimi giorni, entrambe a Boscoreale, la città che più delle altre vive i disagi della puzza e del transito dei camion verso l'invaso: una venerdì e l'altra martedì prossimo. Serviranno a fare il punto della situazione e a programmare altri cortei, dopo quelli dei giorni passati. Uno di questi potrebbe trasformarsi proprio nella simulazione di un funerale per le strade dei Comuni vesuviani: «Può sembrare macabro, ma la verità è che la situazione è drammatica. Non ci resta che celebrare la morte del Parco, altro che occasione di sviluppo turistico, come ci avevano fatto credere», spiegano gli attivisti. Toni duri e altrettanto provocatori anche da parte del presidente della Comunità del Parco, il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio Giuseppe Capasso: «Mi chiedo cosa aspetti il governo a decretare l'uscita del territorio del Parco Vesuvio dalle aree protette. Come è possibile definire quella del Vesuvio un'area protetta? C'è una discarica pienamente funzionante e ce ne sono tante altre che aspettano ancora di essere bonificate. Inoltre, è in programma l'apertura di un ulteriore sito di immondizia. Pensare ancora di parlare di area protetta è un'offesa all'intelligenza dei cittadini».

I Comuni

Boscoreale, Boscotrecase, Ercolano, Massa di Somma, Ottaviano, Pollena Trocchia, Sant’Anastasia, San Giuseppe Vesuviano, San Sebastiano al Vesuvio, Somma Vesuviana, Terzigno, Torre del Greco, Trecase

Le Associazioni

Cinque gruppi ambientalisti sono attivi nei centri che rientrano nell’area protetta: Associazione culturale ambientalista l'Olivella , Aiua Onlus , Legambiente Ottaviano, Somma Vesuviana, Parco Letterario

Le Aziende

Molte sono le aziende nel territorio del Parco nazionale del Vesuvio specializzate nella realizzazione e vendita di prodotti tipici locali: dai vini doc alle conserve, ai prodotti degli orti vesuviani

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