Rifiuti, oggi il verdetto sul caso Saba
Il comune alla ricerca del nuovo gestore
C'è tensione al Comune di Caserta sul caso Saba. È di ieri mattina l'ultimo incontro in prefettura che tuttavia ha fatto registrare un nuovo nulla di fatto. In attesa della pronuncia del Tar Campania prevista per oggi, il settore Ambiente ha moltiplicato riunioni e consultazioni in cerca di una soluzione che possa scongiurare l'interruzione del servizio di raccolta e preservare la città dai rifiuti. Tante le aziende, pubbliche e private, contattate dal Comune per un eventuale affidamento temporaneo del servizio di nettezza urbana, un iter previsto nei casi di somma urgenza. Se infatti il tribunale amministrativo regionale non dovesse accogliere la richiesta di sospensiva presentata dalla Saba, colpita da una nuova interdittiva antimafia, la revoca dell'appalto prevista dalla legge, e già avviata dal Comune lo scorso 16 marzo, assumerebbe efficacia entro novanta giorni con conseguente blocco delle attività di raccolta e smaltimento. Da qui la necessità di intervenire con tempestività. Tra le soluzioni vagliate ha trovato spazio in queste ore persino la possibilità di una gestione in house dell'Ente, eventualità che gli addetti ai lavori sono stati costretti a scartare a causa dell'assenza dei mezzi necessari. «Siamo in attesa di risposte da una municipalizzata e al contempo stiamo lavorando alla nuova gara - ha spiegato l'assessore comunale all'ambiente, Maria Laura Mastellone - anche se ci rendiamo conto che non sarà facile ottenere una risposta positiva. Si tratterebbe infatti di un appalto della durata di appena cinque mesi e di un valore irrisorio a fronte di un investimento milionario. Basti pensare che soltanto per l'autoparco sono necessari sei milioni di euro. Non so chi potrebbe essere interessato a partecipare. In ogni caso, qualunque soluzione venga adottata, il Comune rischia di ritrovarsi, suo malgrado, in difetto sul piano giuridico. La legge 26 del 2010 dice che a partire da quest'anno la competenza spetta alla Provincia, l'Ente di corso Trieste ha però comunicato di non essere ancora nelle condizioni di gestire il settore e ha quindi delegato il Comune. Ciò espone oltremodo l'amministrazione comunale che tuttavia non può tirarsi indietro». Diverso il caso in cui il Tar dovesse accogliere la richiesta di sospensiva della Saba: «In tal caso - conclude l'assessore - la Saba potrebbe continuare ad operare fino all'udienza di merito, questo lasso di tempo consentirebbe alla Provincia di attrezzarsi e di essere pronta ad assumere la competenza del settore senza alcuna ripercussione sul territorio».