Aversa

Raccolta rifiuti, slitta la firma del contratto

Enza Picone
Fonte: Il Mattino Caserta

AVERSA. Ancora un nulla di fatto. La firma del contratto con la Senesi, la società che gestirà, per i prossimi cinque anni, il servizio di igiene urbana (la gara ha un importo complessivo pari a 35 milioni di euro), prevista per ieri, non c'è stata. Con la Senesi, la città di Aversa uscirà dal consorzio unico ed inizierà un nuovo corso nella gestione della raccolta dei rifiuti, con l'avvio della raccolta differenziata spinta, con il sistema del porta a porta e la creazione di venti mini isole ecologiche su tutto il territorio comunale. La firma del contratto era stata annunciata, nella giornata di venerdì, in conferenza stampa, dal sindaco Domenico Ciaramella. «Purtoppo - spiega l'assessore al ramo, Luciano Luciano - la macchina amministrativa ha tempi lenti. Siglare il contratto è una competenza squisitamente dirigenziale». La firma del contratto con la Senesi (nell'iter burocratico, coinvolti anche la segretaria comunale Anna Di Ronza e l'avvocato Lamberti) è preliminare al passaggio di cantiere. «Abbiamo già allertato la Prefettura - spiega il delegato del sindaco. Certo, se non riusciremo ad arrivare alla firma nel corso di questa settimana, necessariamente il passaggio di consegne, dal consorzio alla Senesi, avverrà nel mese di aprile, dopo la tornata elettorale». Sono 106 i dipendenti del cantiere di Aversa che lasceranno il consorzio unico. L'inquadramento contrattuale dei lavoratori, come prevede la normativa vigente, sarà quello aggiornato al 31 dicembre 2008, senza, quindi, le promozioni avvenute negli ultimi mesi. Per quanto riguarda, invece, la raccolta dei rifiuti, le ditte, la Ecosystem e l'Igica, inviate dall'ex struttura commissariale di governo (il costo dell'operazione, ancora sconosciuto, sarà addebitato al consorzio) per la rimozione straordinaria delle 1000 tonnellate di rifiuti accumulatesi in strada terminerà nella giornata di oggi. Ma una nuovo stop nella raccolta potrebbe avvenire tra due settimane, quando i lavoratori dovranno percepire lo stipendio del mese di marzo. Così Giulio Testore, sindacalista Fiadel. «Lo stato di agitazione permane - spiega. Come sindacato, se non saranno tutelati i nostri diritti, siamo pronto a continuare la nostra protesta».

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