Depurazione, stop degli industriali
"La gestione va ai conciari"
Solofra. Depurazione, sul piano di gestione arriva l’alt degli industriali. La richiesta urgente di un incontro è stata annunciata da Confindustria Avellino con lettera trasmessa all’Ato 1. «Pur condividendo la posizione assunt dall’Ato 1 - si legge nel documento diffuso - nel rivendicare la propria competenza territoriale, abbiamo sempre sottolineato che la gestione dell’impianto di Solofra dev’essere affidata agli operatori conciari. Venuti a conoscenza del protocollo d’intesa definitoo tra codesto ente ed il consorzio Asi, si chiede un confronto perché riteniamo che quanto sta avvenendo sia difforme rispetto a quanto manifestato dai nostri imprenditori in più occasioni». Il testo è stato trasmesso pure al Cna, Api e al Comune di Solofra. Intanto, sul versante produttivo, si registra qualche primo, atteso, riscontro positivo. La chiusura della tre giorni di Lineapelle, a Bologna, ha visto un incremento di presenze di quasi il 2% rispetto all’edizione precedente. Malgrado la congiuntura di mercato, che mantiene ancora debole la domanda, l’andamento dell’expo fa intravvedere un graduale miglioramento su base stagionale. In crescita la presenza di acquirenti provenienti dalla zona asiatica ma anche statunitense nonchè di operatori russi; si assiste, inoltre, al ritorno dei tedeschi mentre appaiono in flessione i giapponesi. Lineapelle è servita a presentare le collezioni estate 2011 di pelli, tessuti, accessori e componenti, riscuotendo l’interesse degli operatori. «Con la rassegna fieristica - spiega Michele De Maio membro di giunta Unic - si è rilevato un ritorno ed interesse per il settore della pelle. Riscuotendo un forte incremento di stranieri provenienti dai vari Paesi del mondo. Per il distretto solofrano, è andata abbastanza bene. Ora si auspica una ripresa più consistente a stagione inoltrata, oltre l’auspicio per le concerie che non ci siano poi dei pericoli esterni al mercato e che le istituzioni operano per un sostegno». Segnali positivi e trend in crescita per la calzatura e pelletteria mentre più stabile resta l’abbigliamento. «L’affluenza di buyer alla fiera - riprende il presidente provinciale Confapi Franco Rizzo, membro della Camera di Commercio - segnala un ritorno d’interesse al prodotto pelle, con una forte attenzione soprattutto da parte degli stranieri. La prospettiva per il settore è di un moderato ottimismo, considerati anche i contatti realizzati. Un aspetto che preoccupa, invece, è la tensione sui prezzi dei pellami grezzi, che causa aumenti di prezzi della materia prima». Angelo Sari, presidente dell’associazione conciatori: «C’è fiducia, ora confidiamo in una ripresa costante del nostro settore». Prossimo appuntamento, dal 29 al 31 marzo, l’Aplf ad Hong Kong.