Rifiuti da fuori provincia, scatta l'allarme
Cento tonnellate di rifiuti ogni giorno presso il Cdr di Casalduni per disposizione della Regione. «Arrivano i rifiuti provenienti da centri del napoletano e del casertano»: ieri mattina l’allarme. Ma la mobilitazione, scattata immediatamente, ha sortito il blocco del provvedimento con decisione di sversare i rifiuti a Caserta. «C’è il concreto rischio di saturazione della struttura di Casalduni» - aveva sostenuto dice Raffaele Bianco, amministratore unico della Samte(Sannio Ambiente e territorio), la Società della Provincia che gestisce l’impianto beneventano che dovrà accogliere, secondo le disposizioni della Gestione dei flussi rifiuti della Regione Campania, qualcosa come 3.200 tonnellate di rifiuti fino al 22 marzo. Bianco ha inviato una nota urgente alla Regione Campania e alle Prefetture interessate richiamando l’attenzione sulla possibilità che si giunga alla paralisi della struttura di Casalduni, impossibilitata a reggere simili quantitativi di materiale. Il direttore Bianco infine ha evidenziato alla Regione Campania ed alle Prefetture interessate «la assoluta inadeguatezza dei dispositivi sinora succedutisi circa il rimando degli aspetti economici». Il presidente della Provincia, Aniello Cimitile, aveva anche lui protestato di fronte alla decisione di portare nel Sannio i rifiuti di Napoli e Caserta, «mentre i soldi per i lavoratori dei rifiuti arrivano a Napoli e Caserta ma non a Benevento». «Anche noi - aggiunge Cimitile - per i consorzi rifiuti del beneventano, non sappiamo a che santo votarci; con la differenza, però, rispetto a Napoli, che nessuno ci ascolta. Poi l'immondizia ce la mandano lo stesso. Non è possibile che l'emergenza rifiuti venga scaricata ancora una volta sul Sannio. Non è possibile che la Provincia di Benevento venga lasciata senza risorse finanziarie - continua - mentre viene obbligata a pagare i dipendenti dei Consorzi Rifiuti. Ancora oggi nessuno ci ha spiegato il motivo per il quale non sia stato applicato per i lavoratori dei Consorzi rifiuti del beneventano lo stesso trattamento riservato a quelli del Consorzio Unico Napoli-Caserta». «Non è possibile che una legge dello Stato destini a Caserta e Napoli le risorse finanziarie per i lavoratori in soprannumero dei Consorzi e non per il Sannio. Questa è una norma anticostituzionale, che crea una pesante discriminazione tra i cittadini e i lavoratori delle aree interne e quelli delle aree costiere. La Provincia di Benevento non chiede beneficenza, nè soldi a perdere». Il sottosegretariato alla protezione civile nel bloccare lo sversamento a Casalduni ha anche reso noto che nei giorni scorsi i quantitativi sversati sono stati inferiori alle disposizioni: nei primi tre giorni non sono state superate le 20 tonnellate al giorno (domenica 14 solo 5); da martedì scorso, Casalduni ha ricevuto invece 200 tonnellate di rifiuti al giorno.