La legge sui rifiuti arriva sul bollettino ufficiale della Regione
La legge sui rifiuti arriva sul bollettino ufficiale della Regione (Burc), ma si aspetta di ora in ora dal governo Prodi ancora in carica, un’ordinanza che permetta di rinviarne l’applicazione fino a novembre. In questo modo si permetterebbe alle Province di attrezzarsi e di organizzare le gare per le società miste che dovrebbero gestire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti servendosi dei diecimila e passa dipendenti dei consorzi di bacino. Un’operazione complessa che ha reso necessaria la pubblicazione pressoché contemporanea della legge e del suo rinvio e ha alimentato numerose polemiche. Il pdl ha accusato il governatore di essersi precipitato a varare le norme per occupare uno spazio che toccherebbe, invece, al governo. Ieri la replica del presidente della Regione che al margine di un appuntamento istituzionale ha puntualizzato: «Vedo che ogni tanto si sostiene che Bassolino sarebbe smanioso. Bassolino non ha nessuna smania e pregherei di tenerne conto. Per ragioni di stile poiché il governo ha deciso che il 10 maggio finisce l'emergenza, ritengo doveroso da parte nostra fare tutto quello che possiamo assumendoci, Regione, Province e Comuni, le nostre responsabilità». Il governatore non accetta di finire nel mirino dell’opposizione e contrattacca: «Se avessi detto che deve continuare il commissariato con De Gennaro o qualcun altro al posto suo, si sarebbe detto che si vuole sfuggire alla proprie responsabilità. Io - sostiene - sono rispettoso delle prerogative di ogni istituzione e consapevole che in ogni caso quello che conta è la collaborazione tra istituzioni. Perciò se l’opinione del governo nuovo è che si rientra nell’ordinario, siamo pronti a fare la nostra parte e a collaborare. Se si pensa invece che sia necessario continuare con il commissariamento, questa è innanzi tutto competenza del governo. Noi ci muoviamo senza smanie ma con rispetto delle istituzioni e volontà di collaborare». Intanto domani arriverà la sentenza sul deferimento dell’Ue nei confronti dell’Italia per l’emergenza rifiuti. Il nodo resta sempre lo stesso: che cosa accadrà quando se ne andrà De Gennaro? Chi gestirà l’apertura delle nuove discariche necessarie fino all’avvio del ciclo industriale dei rifiuti? Il prossimo capo del governo ha già fatto sapere di voler nominare un sottosegretario: il nome più gettonato per il momento è quello dell’ex governatrice di Nassiriya, Barbara Contini. Berlusconi, davanti all’assemblea dei neoeletti del pdl, ha anche parlato dei termovalorizzatori. «È necessario - ha detto - fare in modo che siano giudicati opere di interesse nazionale in modo che nessuno possa fermare la loro realizzazione». Negli undici giorni che ancora restano alla fine del mandato De Gennaro dovrebbe mettere le basi per l’apertura del nuovo sito di Vallata che dovrebbe poter raccogliere 3 milioni di tonnellate e per la discarica di Chiaiano. Da ieri gli uffici del commissariato sono al lavoro per tentare una prima valutazione del provvedimento della magistratura che ha sequestrato il depuratore di Cala di Volpe nei pressi di Eboli dove si stata realizzando un sito di stoccaggio. Si tratterà soprattutto di verificare se siano stati rispettati i poteri del commissariato che permettono delle scorciatoie rispetto agli adempimenti ordinari. Anche a Pianodardine dove vengono stoccate le balle ieri sono arrivati i carabinieri e i tecnici dell’Arpac e dell’Asl per eseguire rilievi a seguito della denuncia dei sindaci della zona. Ma sostanzialmente con il procedere dei lavori a Savignano e Sant’Arcangelo De Gennaro ha praticamente portato a termine la sua mission realizzando quanto previsto dall’ordinanza 86 del 2007.