A Montaguto riesplode l’emergenza

Frana, manca il sito di stoccaggio

Il Commissario De Biase avvia gli espropri d'urgenza per trasferire il terreno
17 marzo 2010 - Vincenzo Grasso
Fonte: Il Mattino

Montaguto. Si va verso l’occupazione d’urgenza di un’area di tre ettari per stoccare il terreno argilloso che non si sa più dove sistemare. L’operazione dev’essere eseguita nel giro di 48 ore se non si vuole rischiare di rimanere bloccati, per mancanza di siti di stoccaggio, ai piedi della frana. «Anche se non dispongo di poteri straordinari - spiega il commissario per l'emergenza frana, Mario De Biase - mi assumerò in pieno la responsabilità di questo atto amministrativo che ritengo necessario. Poi ne seguiranno altri, tutti diretti ad imprimere una svolta a questa vicenda che danneggia notevolmente le popolazioni della Valle del Cervaro. Conto di arrivare ad un chiarimento definitivo anche con il responsabile del procedimento, l’ingegnere Luppoli, con il quale ci sono incomprensioni sul da farsi». È costantemente preso da questa emergenza il commissario Mario De Biase, che ha, tra l’altro, affidato ad un gruppo di tecnici, capeggiato dal professore Cascino dell’Università di Fisciano, il compito di predisporre in tempi rapidi il progetto definitivo per mettere in sicurezza l’area interessata dal movimento franoso di Montaguto che, oltre a sommergere il vecchio tracciato al chilometro 43 della statale 90 delle Puglie e la bretella che consentiva un minimo di collegamenti tra Foggia e Ariano, ha invaso anche la massicciata adiacente la linea ferroviaria tra Montaguto e Savignano, tanto fa costringere Trenitalia a organizzare servizi sostitutivi sulla tratta Benevento-Foggia. «I tecnici - spiega De Biase - sono già al lavoro. Da loro mi attendo risposte precise per lo svuotamento del lago formatosi a quota di circa 800 metri, la captazione delle sorgenti e l’incanalamento delle acque, la tenuta dei terreni, il ripristino di una viabilità di emergenza. Solo dopo si può immaginare anche il recupero del tracciato della statale 90 delle Puglie. Bisogna fare i conti tra l’altro con le risorse disponibili. Ma non solo. C’è anche l’esigenza di non ripetere gli errori del passato». Intanto, di ritorno alla normalità per i collegamenti ferroviari non si parla affatto. «Le Ferrovie dello Stato - precisa il commissario De Biase - hanno eliminato un tratto di binari e parte della linea aerea per consentire il passaggio dei mezzi dal fronte frana alla parte opposta. Su un altro tratto di binari sono stati stesi, invece, dei teloni protettivi. Al momento è difficile ipotizzare il ritorno alla normalità. C’è nella struttura, tuttavia, tutta la volontà di intervenire con efficacia. Tra qualche giorno sarò nuovamente sul posto per verifiche». In realtà, nel decreto di conferimento dell’incarico al commissario De Biase è indicata anche la data del 31 dicembre del 2010 come termine ultimo per il ripristino della viabilità e la messa in sicurezza della frana. È evidente che per la ripresa dei collegamenti su gomma e su rotaia bisogna fare qualcosa di utile già prima. Molto dipende anche dalle condizioni meteorologiche. Da anni non si registravano sul territorio piogge così intense e persistenti. Le preoccupazioni non mancano ovviamente per le amministrazioni locali. «Siamo disponibili - sostiene il sindaco di Montaguto Andreano - ad ogni forma di collaborazione con il commissario De Biase. Siamo nelle mani dei tecnici. Ma a questi tecnici chiediamo almeno una soluzione provvisoria per i collegamenti con Foggia e Ariano. Non vogliamo credere, come si dice da qualche parte, che la frana sia incontrollabile e che bisogna rassegnarsi». Il grido di allarme del sindaco è comprensibile e giustificato. Ma nonostante ciò, da queste parti nessun candidato alle Regionali si fa vedere.

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