Appalto Saba, il Comune «congela» la decisione

Attesa per il verdetto del Tar, primi contatti con la Provincia
17 marzo 2010 - Daniela Volpecina
Fonte: Il Mattino

È partito il confronto tra Provincia e Comune di Caserta sul caso Saba. Ieri mattina il primo incontro in Prefettura tra il commissario Biagio Giliberti e il sindaco Nicodemo Petteruti in presenza del prefetto Ezio Monaco. Sul tavolo, le possibili soluzioni da adottare per evitare una improvvisa interruzione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti e scongiurare così il rischio di una nuova emergenza. Si pensa alla stipula di un protocollo di intesa tra Provincia e Comune che possa definire le singole competenze in materia di gestione dei rifiuti sulla scorta di quanto previsto dalla legge 26 del 2010 e al contempo si studiano le modalità con le quali affrontare la spinosa vicenda dell’interdittiva antimafia emanata nei confronti della società dalla Prefettura di Napoli per presunti infiltrazioni camorristiche. «Si tratta di una situazione molto complessa che potrebbe avere ripercussioni sulla città - ha spiegato Petteruti - per questo è molto importante oggi fare chiarezza su chi debba fare cosa, anche alla luce di quanto stabilito dalle nuove normative in materia di rifiuti e, soprattutto, non farsi cogliere impreparati nel caso in cui si rendesse necessario provvedere a un nuovo affidamento seppure temporaneo». Allo stato infatti non è ben chiaro a chi (Provincia o Comune) toccherebbe indire una nuova gara di appalto nel caso in cui il Tar respingesse la sospensiva richiesta dalla Saba. Da qui la richiesta di intervento della Prefettura «che - aggiunge Petteruti - deve prendere parte al processo decisionale perché svolge un ruolo fondamentale nella vicenda». Alla riunione di ieri seguiranno a stretto giro altri incontri finalizzati al raggiungimento di una intesa da sottoscrivere nel più breve tempo possibile. Sul caso infatti Provincia e Comune hanno a disposizione meno di una settimana. Nel frattempo, l’amministrazione Petteruti ha avviato la procedura di rescissione del contratto, così come previsto dalla normativa antimafia e dal protocollo di legalità sugli appalti; ma la revoca dell’incarico non sarà immediata. A Palazzo Castropignano si attende infatti l’udienza del Tar Campania del prossimo 24 marzo. Se in quella sede il tribunale accoglierà la sospensiva della Saba, la rescissione sarà «congelata» e la società potrà continuare ad essere operativa. In caso contrario, si concretizzerà la revoca dell’appalto e, di conseguenza, il blocco dei pagamenti e si procederà con una nuova gara.

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