Rifiuti tossici, sequestrata una discarica proibita
Castel San Giorgio. Rifiuti speciali: sequestrata un'area adibita a discarica abusiva. C'erano inerti, laterizi, materiale di risulta ed anche il pericoloso eternit nell'area di oltre 2000 metri quadri finita ieri nel mirino dei carabinieri e sequestrata al termine di una lunga serie di accertamenti. È accaduto a Castel San Giorgio in via Crocinola dove, i carabinieri della locale stazione, in collaborazione con i colleghi della compagnia di Mercato San Severino e gli uomini della polizia municipale, hanno fatto irruzione ieri mattina in una vasta area che era stata trasformata in un'autentica discarica abusiva contenente anche rifiuti speciali. Lo sversatoio illegale era stato realizzato in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico in zona Trivio, frazione di Castel San Giorgio posta al confine con il Comune di Nocera Inferiore e nei pressi del casello dell'autostrada Caserta-Salerno. L'intera area è finita sotto sequestro e l'amministratore della ditta proprietaria, la "So.ge.ma. sud", un 68enne di Nocera Inferiore, è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore. Ma l'operazione di ieri ha dato anche altri frutti. Sempre a Castel San Giorgio, sequestrato un fabbricato su tre livelli, del valore di 400mila euro e realizzato in difformità rispetto alle autorizzazioni rilasciate dal Comune. Deferiti il proprietario dell'immobile, il direttore dei lavoro e il rappresentate legale dell'impresa edile di Siano che stava realizzando questi ultimi. Numerosi controllo effettuati dai carabinieri diretti dal capitano Rosario Basile anche a Fisciano dove sono stati denunciati per violazione di norme in materia di sicurezza i rappresentanti legali di tre imprese di Salerno, Eboli e Baronissi. Multe per 12 e700 euro e sanzioni amministrative per oltre 20mila euro anche per aver impiegato nei cantieri personale non regolarmente registrato. Una piaga, quella del lavoro nero, che ha visto i militari dell'Arma impegnati anche a Baronissi. I controlli a tappeto nella cittadina irnense hanno portato alla denuncia di un uomo di 72 anni: aveva impiegato irregolramente un operaio presso la propria azienda di lavorazione delle pelli.