Montaguto

Rischio black out a causa della frana

L'Enel mette in sicurezza un traliccio d'alta tensione che stava per crollare
15 marzo 2010 - Maria Elena Grasso
Fonte: Il Mattino Avellino

Frana di Montaguto Montaguto. Non bastava l'isolamento per la chiusura della rete stradale e ferroviaria. Adesso si scopre che la popolazione di Montaguto e di altri comuni limitrofi ha rischiato di rimanere anche senza energia elettrica. Tecnici della Protezione Civile e dell'Enel hanno dovuto mettere in sicurezza in poche ore un traliccio dell'alta tensione che stava per essere travolto dalla frana, che nelle ultime ore si muove prevalentemente in direzione del territorio di Greci. «Ancora un po’ e probabilmente - sostiene il sindaco Giuseppe Andreano - avremmo dovuto fronteggiare una nuova emergenza. Devo riconoscere che con tempestività la Protezione Civile ha saputo anticipare un evento che sarebbe risultato davvero dannoso per tutti». Certo, le vere preoccupazioni sono sempre per la linea ferrata, nel tratto tra Savignano e Montaguto. Le Ferrovie dello Stato , che hanno attivato servizi sostitutivi per il trasferimento dei passeggeri da Benevento a Foggia e viceversa, sperano sempre di poter ripristinare i collegamenti. Ma è evidente che solo con il miglioramento delle condizioni meteorologiche si può affrontare più efficacemente la situazione. Al momento nessun tecnico si azzarda in previsioni. «Ho dato disposizioni - precisa il commissario per l'emergenza frana, Mario De Biase - perchè i lavori non si interrompano neanche nei giorni festivi. Sul posto è quasi costantemente presente l'ingegnere Giovino che ha anche il compito di fornire dettagliate relazioni sull'evoluzione del movimento franoso. Dobbiamo scongiurare che il terreno argilloso tocchi la ferrovia. Tra l'altro si sta sperimentando un sistema particolare, l'utilizzo di teloni sulla massicciata e sui binari, per fare in modo che il fango possa essere eventualmente prontamente rimosso. Sono state sistemate, inoltre, delle tubazioni ai piedi della frana per incanalare parte dell'acqua che continua a scendere copiosamente da più versanti. Questa operazione è fondamentale, perchè ci permette di concentrarci meglio sul piede della frana. Prima o poi, infatti, l'acqua di superficie deve ridursi». Anche l'altro problema legato all'individuazione di un nuovo sito di stoccaggio del terreno di risulta della frana sembra risolto dopo i problemi lamentati ultimamente su un’adeguata sistemazione che non fosse, poi fonte di altri tipi di problematiche. «È stata trovata - riprende De Biase - un’intesa di massima con il proprietario di un terreno situato a località Tre Confini. La trattativa è a buon punto. Non rischiamo di dover trasferire lontano da Montaguto il terreno argilloso. Certo, bisogna fare i conti con le risorse disponibili in questo momento. Ho inoltrato alla Regione Campania richiesta di anticipazioni di fondi per l'emergenza, ma anche per progettare un intervento risolutivo che metta non solo le Ferrovie in condizione di funzionare efficacemente, ma anche i residenti e gli automobilisti di servirsi di una rete stradale sicura. L'obiettivo è quello di arrivare a questo appuntamento entro giugno». Dunque altri intendimenti, altri propositi. Eppure questi ultimi anni sono trascorsi in un clima del genere, nella speranza che gli interventi posti in essere potessero avere il carattere della durata. Ed invece ci si ritrova in una c ondizione di estrema difficoltà, con il disagio evidentissimo dei viaggiatori che si servono della linea ferrata Roma -Bari. È proprio questo, al momento, il problema principale da risolvere. E certo non è cosa da poco, considerando le difficoltà esistenti.

Powered by PhPeace 2.6.4