Rifiuti, è rivolta contro le ecoballe
All’alba di oggi, a Pianodardine, l’arrivo dei primi camion carichi di ecoballe da stoccare nell’area Asi, attrezzata negli ultimi due mesi dai tecnici del Commissariato per l’Emergenza Rifiuti. Un evento atteso e vissuto in un clima carico di estrema tensione, con le forze dell’ordine chiamate in numero significativo a gestire l’ordine pubblico e, dall’altro, le popolazioni e le istituzioni intenzionate ad ostacolare in ogni modo l’avvio dell’operazione di stoccaggio. Anche perchè circolavano numeri, per eccesso, sul reale quantitativo di ecoballe destinato all’Irpinia, con chi agitava addirittura numeri a cinque zeri, ben oltre il quantitativo massimo di 42mila tonnellate (pari a circa 30mila ecoballe) previsto dal Commissariato nel piano recentemente consegnato alle Province che ha suscitato, insieme alla notizia del progetto di un mega-impianto da 2 milioni di tonnellate di rifiuti pericolosi sul Formicoso, proteste e polemiche - in Irpinia - a tutti i livelli. Dal Commissariato, ieri sera giungeva la conferma all’avvio dell’operazione-ecoballe. Nessun numero preciso, la smentita di un’operazione massiva («non c’è l’intenzione e, comunque, non esistono mezzi sufficienti», si spiegava), ma pure la riaffermazione del piano di ripartizione su tutto il territorio campano delle ecoballe che, secondo quanto precisato da De Gennaro, per l’Irpinia sarà in quantità nettamente inferiore ad altre province. «D’altronde - si faceva notare in Commissariato - negli ultimi cento giorni di emergenza-rifiuti - l’Irpinia ha continuato a produrre le sue 450 tonnellate giornaliere di rifiuti che, moltiplicate per i giorni trascorsi, restituiscono un totale di circa 45mila tonnellate. Per tutto questo periodo, l’Irpinia non ha certo stoccato nel suo territorio le ecoballe prodotte». Ma la tensione, ad Avellino e nell’hinterland, è altissima. Ieri, alle 22, il raduno ad horas di amministratori e politici al Comune di Avellino, dove il sindaco Galasso ed il presidente della Provincia De Simone hanno incontrato rappresentanti istituzionali della Valle del Sabato e giornalisti. Una seduta permanente che preludeva a manifestazioni spontanee di protesta annunciate nella notte, davanti al sito Asi di Pianodardine, in attesa che arrivassero i primi compattatori (alle ore 5). Si temeva che la tensione potesse sfociare in scontri e in tal senso non sono mancate le raccomandazioni prima di affrontare una notte così delicata. D’altro canto, già nella giornata di ieri, i sindaci di Avellino, Montefredane, Prata, Atripalda, Pratola, Tufo, Manocalzati avevano attestato il «no» alla decisione del Commissariato, precisando che stamane sarà presentata una circostanziata denuncia-querela alla Procura della Repubblica.