Scandalo consorzi scoppia la rissa tra i lavoratori

Promozioni, è scontro nei sindacati
E mancano i fondi negli stipendi
12 marzo 2010 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Caos consorzi: le promozioni a gò gò degli ultimi mesi, a partire da quelle degli autisti senza patente, scatenano risse e polemiche tra i lavoratori e i loro rappresentanti. E questo mentre diventa sempre più estesa la protesta per il mancato pagamento degli stipendi del mese di giugno. L’ultimo scontro ieri mattina davanti alla prefettura di Caserta dove i sindacati firmatari del contratto, i confederali e la Fiadel, avrebbero impedito ai rappresentanti degli autonomi di partecipare alla riunione convocata dal prefetto per discutere del mancato pagamento degli stipendi ai 2168 dipendenti. Una vicenda sulla quale il portavoce degli autonomi, Vincenzo Guidotti, ha presentato una denuncia alla digos napoletana, sostenendo di essere stato minacciato e strattonato. E i rappresentanti del blocco avverso hanno ribadito, dal canto loro, di essere pronti a partecipare solo a incontri da cui siano esclusi gli autonomi. «È giustoche a sedere al tavolo ci siano solo i sindacati che hanno firmato ilcontratto», ribadisce il segretario provinciale della Fiadel, Giulio Testore. E infatti, sono stati confederali e Fiadel a parecipare alla commissione paritetica che si è riunita con i vertici aziendali da luglio a novembre 2009, concordando una sessantina di promozioni. Spiega Raffaele Maietta, segretario Ggil per la provincia di Caserta nel settore igiene ambientale: «Noi abbiamo approvato solo quegli avanzamentiche hanno evitato contenziosi, si trattava, infatti, di lavoratori che già svolgevano mansioni superiori al proprio inquadramento. Di quello che è successo dopo, delle promozioni successive, non sappiamo e non vogliamosapere niente». E dal canto suo il presidente del consorzio, Enrico Parente, riconosce solo le promozioni firmate in proprio. «Quelle concesse di frontea cause già vinte», spiega. In conclusione ci sarebbero promozioni di serie A, quelle condivise da sindacati, presidente e dal direttore Antonio Scialdone. Promozioni di serie B, approvate dai sindacati e dal direttore, una sessantina. E promozioni di serie C, quelle firmate da Scialdone negli ultimi giorni, un’altra sessantina. In realtà, come sottolinea il segretario del settore Igiene Ambientale della Cgil, Antonio Santomassimo: «Come la legge prevede la pianta organica deve essere quella del 31 dicembre 2008: non sono possibili variazioni». Una situazione che sarebbe ridicola se non fosse tragica. Le promozioni (insieme alla regolarizzazione dei 71 dipendenti della società Matese Daniela De Crescenzo Ambiente sciolta per camorra e al passaggio da 30 a 36 ore dei dipendenti casertani del consorzio) arrivano, infatti, mentre mancano i fondi per pagare i dipendenti: servirebbero, infatti, almeno 50 milioni di euro per pagare ogni anno gli stipendi dei soli dipendenti casertani. In cassa, però, ci sono solo 2 milioni e centomila euro. «Quella attuale è una situazione estremamente grave – spiega il prefetto Biagio Giliberti commissario straordinario della Provincia di Caserta – ed è assurdo che si continui a complicarla. È interesse dei lavoratori evitare il caos».

Powered by PhPeace 2.6.4