Rifiuti, torna l’incubo emergenza. 400 tonnellate di sacchetti a terra

17 marzo 2010 - Ciro Pellegrino
Fonte: Il Napoli

Un incubo che ciclicamente terrorizza i napoletani: uscire di casa e trovare l’androne del palazzo, il vicoletto o il cassonetto sotto casa strapieno di spazzatura del giorno prima o peggio ancora, dover chiamare i pompieri per spegnere un incendio di monnezza appiccato da chissachì. Non è un brutto sogno, è la realtà che ieri, a Napoli hanno vissuto i cittadini del centro storico ma anche quelli di alcune zone di periferia. Motivo: blocco dello smaltimento, camion pieni e fermi davanti alle discariche.
NELLA NOTTE gli autocompattatori della ditta Enerambiente, che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in parte della città per conto di Asìa, sono stati bloccati da manifestanti di una ditta di lavoro interinale che protestavano per il mancato rinnovo del contratto. A loro si è aggiunto un gruppo di lavoratori del Consorzio Unico di bacino che hanno invece impedito ai camion l’accesso all’impianto di trattamento dei rifiuti di Tufino dove vengono sversati parte dei rifiuti cittadini. «Tutti i lavoratori del Consorzio Unico – spiegano i sindacati di base – stanno aspettando ancora lo stipendio di febbraio 2010, mentre quelli dell’ex Bacino Napoli 1 non percepiscono retribuzioni dalla fine del 2009». Di qui, il disastro che numericamente si è tradotto in 400 tonnellate di sacchetti non raccolti e in altre 200 ferme nei tir in coda all’ingresso degli impianti di smaltimento. Ad avere la peggio, la zona di via Toledo, via Santa Brigida e i Quartieri Spagnoli, dove alcuni roghi appiccati al pattume hanno peggiorato la situazione. Cassonetti stracolmi anche a Capodimonte, via Palizzi, Materdei.
CI VORRANNO almeno due giorni per tornare alla normalità, sempre che gli impianti tornino in funzione al cento per cento. «Per garantire il rapido ritorno alla normalità – spiega l’assessore ai Rifiuti, Paolo Giacomelli – l’Asìa ha anticipato l’orario di inizio della raccolta». Ma dal Comune è partita, destinata al prefetto Alessandro Pansa, anche una lettera che chiede di blindare discariche ed e impianti affinché «singoli lavoratori, nonostante l’accordo raggiunto, possano impedire l’uscita degli automezzi». Tuttavia i lavoratori non mollano: il Sindacato Azzurro di Vincenzo Guidotti suona la carica: giovedì saremo alla Mostra d’Oltremare per contestare il premier Silvio Berlusconi. E la Protezione civile di Guido Bertolaso già “scarica” il problema: non è di nostra competenza.

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