Summit in Provincia per decidere il destino dell’ente
Sul futuro del Consorzio Unico Napoli Caserta è arrivato il momento delle decisioni che contano. Questa mattina primo confronto ad ampio raggio sul destino dell’ente di riferimento per la gestione integrata dei rifiuti sul territorio. Su convocazione dell’Amministrazione provinciale si ritroveranno presso la sede di Corso Trieste, oltre ai massimi rappresentanti delle due province, il prefetto Monaco, il nuovo commissario liquidatore Tortorano e i responsabile delle due società provinciali Gisec e Sap-Na. Dal vertice dovrebbero scaturire le prime indicazioni sulla gestione del settore, una volta chiusa la fase del commissariamento e dopo che sembra essere ormai definito, almeno secondo quanto stima la Fit Cisl, il livello di indebitamento dei Comuni nei riguardi dell’Ente e che ammonterebbe solo per Caserta a 141 milioni di euro. In mattinata, quindi, dovrebbero essere individuate soluzioni adeguate anche in merito all’utilizzo delle risorse umane. In particolare potrebbero essere già previsti interventi per l’organico, 1200 lavoratori solo a Caserta, che aspettano un’adeguata collocazione nel nuovo organismo societario, con certezze anche sotto il profilo salariale. Non a caso anche ieri la loro condizione di precarietà li ha spinti a una dura manifestazione di protesta, inscenata in due diverse zone del comprensorio. In una prima fase una sessantina di addetti ha bloccato il traffico per quattro ore nei pressi del casello autostradale di Caserta Nord. Poco dopo, circa 500 lavoratori, si sono diretti verso l’ingresso dell’ex Cdr di Santa Maria Capua Vetere dove hanno bloccato l’attività di conferimento dei rifiuti, mettendo di traverso una ventina di automezzi. In entrambi i casi le più forti rivendicazioni hanno riguardato le spettanze dovute da gennaio e le necessarie garanzie contrattuali magari anche con il sostegno della politica, in particolare di quei candidati che aspirano a ottenere la leadership nella prossima competizione elettorale. In pratica si è ripetuta la stesa mobilitazione di martedì, quando nel capoluogo sono stati realizzati diversi presidi sia dinanzi alla sede di via Giannone sia davanti al palazzo della Provincia. A sbloccare la situazione, assai tesa, è giunta la notizia dell’ultima ora, ovvero del summit di questa mattina, il cui inizio è programmato alle 10. Un appuntamento che per tanti motivi è atteso con fiduciosa speranza. «L’auspicio è che attraverso l’impegno di tutte le parti interessate - dicono Maietta della Cgil e Gravino della Cisl - si possa fare chiarezza sulla vicenda a beneficio non solo dei lavoratori ma dell’intera comunità».